L’accordo che prevede venticinque milioni di euro all’anno per l’acquisto di tabacco (qualità Burley) e 25mila addetti nella sola fase di coltivazione e prima trasformazione è stato siglato a Roma tra Coldiretti (Roberto Moncalvo, Presidente nazionale col diretti) e Philip Morris (Eugenio Sidoli, Presidente della multinazionale) e prevede l’acquisto di 210mila quintali di tabacco italiano nei prossimi due anni.
Ad annunciarlo è Tommaso De Simone (Presidente Coldiretti Caserta) insieme a Gennaro Masiello (presidente Organizzazione Nazionale Tabacco Italia e presidente regionale della Coldiretti Campania) che stamattina hanno informato dell’accordo anche il presidente della Provincia, Domenico Zinzi.
«Con la firma di quest’accordo – spiega Tommaso De Simone – si va a salvaguardare una produzione antica dei nostri territori garantendo livelli occupazionali in un territorio come quello casertano dove il tasso di disoccupazione ha raggiunto dei valori altissimi. Accanto alla realizzazione della filiera corta (riduzione dei costi di produzione, eliminando inutili intermediazioni) per la produzione del tabacco saranno promosse anche iniziative a tutela del consumatore e della legalità (lotta al contrabbando e alla contraffazione) oltre che a tutela dell’ambiente e della gestione dei rischi delle attività di coltivazione e raccolta». Il presidente della Provincia, Domenico Zinzi ha spiegato: «Si tratta di un risultato molto importante giunto dopo un intenso lavoro di mediazione che abbiamo svolto nelle ultime settimane assieme ai principali produttori della nostra provincia. Quello del tabacco è un settore cruciale per la nostra economia e questo accordo va nella direzione della salvaguardia della produzione e dei livelli occupazionali».
L’accordo impegna la manifattura ad acquistare tabacco greggio delle varietà Burley e FCV Bright, le principali coltivate in Italia, per i raccolti 2014 e 2015 e per un quantitativo complessivo di 210mila quintali di tabacco green annui, pari al 60 per cento della produzione di Burley e circa il 30 per cento del Bright.