Biagio Lusini è decaduto dalla carica di componente del consiglio di amministrazione dell’Asi Caserta. A sancirlo l’Avvocatura della Regione Campania e l’Anac che si sono espressi sul quesito presentato dal presidente del Consorzio Raffaella Pignetti. La richiesta fu avanzata in seguito alla mancata rielezione di Lusini a sindaco di Teverola. Secondo lo Statuto dell’Asi solo i primi cittadini o loro delegati fanno parte dell’assemblea generale. Solo un nome può essere esterno al consiglio, è in questo caso è quello della Pignetti. Da qui la domanda alla base del quesito: può restare nel cda del Consorzio chi non è più membro dell’assemblea generale? No, è stata la risposta dell’Avvocatura e dell’Autorità nazionale anticorruzione. E quindi Lusini è decaduto dal consiglio di amministrazione dell’Asi. Sempre in base allo Statuto il presidente dovrà convocare l’assemblea generale per procedere all’elezione del nuovo componente del cda. E non servono doti da preveggente per immaginare che si aprirà un nuovo fronte di polemiche. All’indomani del rinnovo dei vertici del Consorzio si scatenò in particolare nel Pd una guerra tutt’ora in atto con la presentazione di una mozione di sfiducia al segretario Raffaele Vitale. In prima linea la senatrice Rosaria Capacchione che contestò con forza sia il criterio adottato nella scelta dei nuovi membri del cda (l’accordo tra Pd-Ncd e Fi) sia i nomi indicati dai dem, in particolare proprio quello di Lusini. Con la decadenza dell’ex sindaco di Teverola si riaprono le danze. E si affilano i coltelli.

Mario De Michele

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