CASERTA – “Il sindacato considerate le notevoli problematiche non risolte presenti nelle varie articolazioni dell’azienda sanitaria locale, ritiene improcrastinabile un confronto che consenta di affrontare le varie questioni”.
Così il segretario provinciale della Cgil Fp Caserta Umberto Pugliese in una nota indirizzata al Direttore Generale dell’Asl casertana Paolo Menduni relativamente all’emanazione dell’atto aziendale. Documento questo che secondo Pugliese “deve essere redatto tenendo conto del percorso individuato dalle indicazioni delle linee guida approvate dalla Struttura Commissariale e che rappresenta una importante occasione da valorizzare attraverso una discussione non formale tra direzione ed organizzazioni sindacali e che richiede forme di partecipazione all’elaborazione dello stesso già nella fase di predisposizione e non limitata ad una riduttiva informativa a lavoro compiuto”. Il sindacalista, poi, aggiunge: “Questa organizzazione giudica l’atto aziendale lo strumento fondamentale per regolamentare la gestione della struttura e rendere efficienti i servizi esistenti attraverso il loro riordino. In questi anni per la complessità dei problemi derivanti anche dall’avvenuto accorpamento delle precedenti Asl, oltre che dalle crescenti difficoltà economiche, si è rilevato un arretramento della qualità dei livelli di assistenza dimostrata anche dall’aumento della mobilità sia verso altre strutture regionale, sia verso quelle extraregionali.
In questa ottica – continua – appare del tutto incomprensibile, che in fase di costituzione dell’atto aziendale, la Direzione sanitaria continui ad assumere iniziative in maniera disorganica su materie che, a rigore di logica, dovrebbero essere avviate solo dopo aver formalizzato il citato provvedimento programmatorio. In modo particolare si fa riferimento ad incarichi di responsabilità recentemente conferiti, alla deliberazione per l’indizione di una selezione interna per il conferimento di incarichi di direzione di UU.OO.CC., allo stato non ancora definite, all’avvio di corsi di formazione per funzioni amministrative, creando tra l’altro differenziazioni in base al titolo di studio posseduto e non alla qualifica rivestita”. La Cgil Fp, dunque, conclude: “Il sindacato ritiene che tali iniziative generino, in un contesto già di per sé caotico, ulteriori disorientamenti tra gli addetti e che sarebbe, quindi, opportuno rinviarne l’operatività. Di conseguenza si invita la direzione dell’Asl a valutarne la sospensione e nel contempo ad avviare sui temi generali dell’atto aziendale un immediato confronto in linea con gli orientamenti sulle relazioni sindacali (art. 7) indicati nelle Linee Guida per l’Atto Aziendale dalla stessa Struttura Commissariale Regionale”.