CASERTA – La posizione della Cgil è chiara rispetto all’acqua, bene pubblico. L’ha confermato Camilla Bernabei, segretario generale della Cgil Caserta, dichiarando: “Nell’odierno incontro con il sindaco di Caserta, abbiamo ribadito la necessità di trasformare l’attuale gestione privata dell’acqua in un nuovo ente che esprima il principio di azienda partecipata, per la gestione del bene pubblico.

Un servizio idrico integrato, con un comitato di vigilanza che vede la partecipazione di tutti i soggetti interessati all’utilizzo dell’acqua: i rappresentanti dei lavoratori dell’azienda e i rappresentanti delle associazioni ambientalistiche. C’è la necessità di introdurre la definizione di servizio idrico integrato come servizio pubblico essenziale di interesse generale, al fine di garantire l’accesso all’acqua per tutti. Sviluppare, quindi, un’azione tesa a riformare il sistema di gestione del servizio idrico, che superi il modello idrico privato con un modello di gestione pubblica partecipata. Un’azienda partecipata, quindi, improntata a criteri di economicità, efficienza, trasparenza e partecipazione. Occorre costruire, quindi, un modello di gestione, coerente coi principi dichiarati dalla volontà dei cittadini, con il risultato del referendum sull’acqua pubblica”.

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