“Chiediamo alla Regione Campania di vigilare sul rispetto degli accordi e gli investimenti strategici promessi dalla Whirlpool quando ha rilevato l’Indesit con l’impegno di rilanciare i siti industriali in particolare quello di Carinaro. L’insediamento del Casertano doveva assumere un ruolo strategico nell’ambito delle attività della società per gli ordini provenienti da tutti i clienti di Europa, Medio Oriente e Africa. A noi invece risulta che il piano industriale è incompleto e i successivi accordi sindacali puntualmente sono stati disattesi. Carinaro ha tutte le potenzialità per ritornare a essere produttivo e competitivo, ma pare che non ci sia una precisa volontà di farlo né di garantire il rispetto degli accordi sottoscritti così da evitare le drammatiche ricadute occupazionali dell’intero indotto in provincia di Caserta”. Lo denunciano in una interrogazione agli assessori regionali al Lavoro Sonia Palmeri e Attività Produttive Amedeo Lepore i consiglieri del Movimento 5 Stelle del Consiglio regionale della Campania, Vincenzo Viglione e Gennaro Saiello, quest’ultimo membro della Commissione Attività Produttive. “Con l’accordo siglato il 24 luglio dell’anno scorso presso il Mise, la Whirlpool-Intesit annunciava l’integrazione tra le due società e la realizzazione del nuovo piano industriale 2015-2018 – spiegano – volto alla riorganizzazione e al rilancio del comparto con cospicui investimenti”. “Da accordi sindacali, si prevedeva per i lavoratori in esubero – evidenziano – una serie di ipotesi da praticare come i prepensionamenti, le dimissioni volontarie con buona uscita, i trasferimenti a Cassinetta e a San Giovanni a Teduccio”. “Ad oggi il piano industriale sarebbe parzialmente incompleto – sottolineano Viglione e Saiello – ad esempio ai lavoratori di Teverola-Carinaro che hanno optato per il trasferimento a Cassinetta non è stato riconosciuto nulla del contenuto degli accordi; di 50 unità lavorative, ad oggi, solo 27 sono state trasferite, gli altri sono tuttora in attesa”. “Delle 100 unità lavorative da trasferire allo stabilimento di San Giovanni a Teduccio, nonostante in 47 si siano rese disponibile – dichiarano Viglione e Saiello – nessun trasferimento sarebbe ancora avvenuto”. “Notizie e informazioni non giungono neppure dall’apposito Comitato Nazionale composto oltre che dal Mise, Confindustria, sindacati, società Indesit e Whirlpool e Regioni – denunciano Viglione e Saiello – con funzione di monitoraggio dell’andamento del Piano industriale”. “Chiediamo alla Regione Campania quali iniziative intenda prendere per far rispettare gli impegni assunti al Mise con l’accordo del 24 luglio 2015 a tutela dei lavoratori – evidenziano Viglione e Saiello – a quanto ammontano gli investimenti programmati da parte della Regione per lo stabilimento di Carinaro e perché non si è ancora proceduto con l’erogazione delle risorse”. “La Regione chiede quali soluzioni l’azienda abbia individuato – concludono – per risolvere la situazione degli esuberi a Carinaro”.

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