Dopo mesi di confronto tra i rappresentanti della Casa di Cura Villa delle Magnolie di Castel Morrone e le organizzazioni sindacali provinciali Fp Cgil, Fp Cisl e Fpl Uil, finalmente è stato ratificato l’accordo che revoca la procedura di mobilità prevista per parte del personale della struttura sanitaria. L’accordo decentrato è stato raggiunto tenuto conto dell’intesa sulla rappresentanza siglato a livello nazionale tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, e a cui l’azienda aderisce.

I licenziamenti erano stati decisi dalla Casa di Cura per far fronte alle difficoltà economico-finanziarie in cui la stessa si è ritrovata, a seguito del calo di fatturato registrato dopo i tagli al budget operati dalla Regione.

Quanto concordato consentirà all’impresa di risanare la propria esposizione debitoria, di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali e, quindi, la continuità del livello di assistenza altamente specializzata fino ad oggi assicurato.

L’accordo sottoscritto, approvato a maggioranza dai dipendenti della struttura con un referendum che ha visto la partecipazione di 182 addetti su 187 componenti l’organico, prevede per i prossimi tre anni la riduzione della retribuzione del 12% e la restituzione del salario sospeso nei successivi quattro anni nella misura del 25% ad esercizio, con la relativa contribuzione assistenziale e previdenziale.

Inoltre, nell’accordo è previsto per il personale, che per qualsiasi motivo dovesse interrompere il rapporto di lavoro nei tre anni stabiliti, la restituzione integrale in un’unica soluzione delle somme trattenute fino al momento della conclusione della dipendenza dalla struttura.

Le parti, infine, hanno concordato di concertare, in caso di elementi economici migliorativi per l’azienda, rispetto a quelli attuali, la modifica in melius della decurtazione retributiva.

 

 

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