L’intervento a gamba tesa dell’eurodeputata Pina Picierno contro la Cgil ha provocato la ferma reazione del mondo politico e sindacale. In tanti nel Pd hanno preso le distanze dalle parole della casertana, la quale ha poi cercato di rimediare. Oggi arriva la lettera aperta di Camilla Bernabei, segretaria generale della Cgil a Caserta.

Ecco il testo:

 

Lettera aperta

All’Onorevole  Picierno

Con grande rammarico mi sono giunte le Sue esternazioni  nei confronti dell’Organizzazione sindacale che ho l’onore di rappresentare sul territorio di Caserta.

Non voglio alzare i toni di una polemica che ha già riempito le pagine dei quotidiani ma sento l’obbligo di chiarire alcuni punti non solo a tutela della dignità di tanti lavoratori, disoccupati e pensionati che hanno delegato questa organizzazione a rappresentarli ma anche per chiarire nuovamente alcuni luoghi comuni che a lei ed ad alcuni suoi collaboratori non sono purtroppo ancora chiari.

Negli anni , oltre cento per la Cgil, le organizzazioni sindacali sono sempre state al fianco dei lavoratori per la conquista di diritti sociali ed economici. Diritti raggiunti con lotte che hanno visto scioperi, occupazioni manifestazioni e grandi sacrifici da parte di tanti uomini e donne.

Ogni volta un piccolo grande esercito di persone ha messo a disposizione di questa Organizzazione tutto se stesso senza chiedere nulla in cambio se non il  DIRITTO COSTITUZIONALE  AL LAVORO!

La manifestazione del 25 ottobre anche nella nostra provincia, come ovunque in Italia, è stata preparata con un elevato numero di assemblee dove si è dibattuto ampiamente dei diritti messi in discussione con la riforma del job-act e le difficoltà occupazionali che non vedono alcuna prospettiva di risoluzione con le azioni intraprese dall’attuale Governo. Il risultato è stato la partenza per Roma di oltre 1500 persone dalla nostra provincia.

Uomini e donne che hanno scelto liberamente di sfilare per Roma tutti insieme” non contro   ma per” come ho avuto modo di dichiarare in più occasioni . Lo sforzo organizzativo ed economico non è stato indifferente quindi come dirigenti  della nostra organizzazione in Campania abbiamo deciso  di evolvere l’equivalente di quattro ore del nostro lavoro alle spese per gli autobus   oltre ad una sottoscrizione volontaria tra iscritti e simpatizzanti.

Non entro nel merito delle tessere , il dialogo nostro congressuale l’annoierebbe, quello che le assicuro che io e tutti i segretari eletti nell’ultimo congresso siamo pienamente legittimati da una iscrizione al sindacato trasparente e certificata non fosse altro per la quota associativa che si paga mensilmente e tracciabile sul cedolino dello stipendio o pensione, non ci sono pacchetti di tessere che si possono acquistare!  Forse le dovrei ricordare i numerosi articoli di giornale in occasione delle primarie parlamentari del PD in Campania?

In questi ultimi anni la crisi ha messo in ginocchio il Paese ed anche questa provincia, in più occasioni  la classe politica locale è stata sollecitata da me e dalla Organizzazione tutta di Caserta a rappresentare queste difficoltà e a trovare strumenti per risolverla senza nessun risultato.

Onorevole mi auguro che dopo questa esperienza  trovi il tempo di superare discussioni salottiere stucchevoli e cominci ad affrontare i veri problemi occupazionali a partire dalla provincia di Caserta , la sua terra che in questi anni  le ha permesso di sedere sugli scranni del Parlamento prima  italiano ed oggi europeo  ma che non l’ha mai vista o sentita parlare di come affrontare i veri problemi del Paese  e cosa ha fatto  lei per questa provincia!

 

Camilla Bernabei

Segretaria Generale CGIL Caserta

 

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