CASERTA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato che i sindacati interni alla Clp hanno inviato ai lavoratori dopo l’incontro in prefettura a Caserta.

 

 

“Lavoratrici, lavoratori,
questa mattina presso la Prefettura di Caserta si è svolto l’incontro con CLP nell’ambito della seconda fase delle procedure di raffreddamento attivate l’8 Marzo u.s. in considerazione dell’assoluta assenza di risposte concrete circa le varie ed enormi criticità che quotidianamente si abbattono sulla vostra operatività.
Anche in questa riunione, seppur in presenza del funzionario del Governo, la delegazione CLP ha riconfermato la totale indisponibilità ad un confronto serio e capace di fornire le giuste risposte che il sindacato unitario da 10 mesi sta cercando di ottenere al tavolo aziendale.
FILT, FIT, UILT, UGLT e CISAL hanno puntualmente rappresentato i motivi dell’apertura delle procedure sottolineando anche la riluttanza dell’azienda al confronto con il sindacato, considerando che la stessa si è completamente sottratta al confronto da esperire in sede aziendale.
Il sindacato unitariamente e con chiarezza, ha ribadito le necessità organizzative che meritano soluzioni adeguate, così come è stato manifestato un totale disappunto al continuo rinvio delle soluzioni utili a completare tutte le assunzioni del personale ex ACMS ed ai vari e continui interventi unilaterali sulle buste paga che puntualmente sottraggono cifre importanti a numerosi lavoratori ignari, ovviamente, delle stesse motivazioni.
FILT, FIT, UILT, UGLT e CISAL hanno ripetutamente tentato di far ragionare l’azienda per evitare di rendere infruttuoso l’incontro in considerazione del forte malcontento esistente fra i lavoratori, non più disponibili a subire ritmi e carichi di lavoro abbondantemente fuori dalla vigente normativa ed i cui effetti rischiano di ricadere sulla sicurezza individuale e collettiva.
A nulla è valso il continuo richiamo della Prefettura alla responsabilità delle Parti perché all’atteggiamento propositivo e costruttivo formalizzato da tutto il sindacato, l’azienda ha puntualmente risposto con insufficienza, disinteresse ed indisponibilità.
E’ per queste ragioni, quindi, che l’incontro si è concluso con esito negativo ed ora è evidente che si rende necessario proclamare una prima azione di sciopero di quattro ore che sarà calendarizzata subito dopo le festività pasquali la cui ricorrenza ci impone il rispetto dei periodi di franchigia di cui alla regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali”.

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