“Il settore aerospaziale sarà la punta di diamante dell’industria e della ricerca in Campania. Per questo motivo saranno messe a disposizione risorse immense a livello di fondi europei”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in visita al Cira (Centro italiano di ricerche aerospaziali) di Capua dove ha siglato un protocollo d’intesa con l’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) per progetti di innovazione e ricerca e implementazione di infrastrutture nel settore aerospaziale. “L’accordo di oggi – prosegue De Luca – è il primo in Italia tra l’Asi e un ente regionale. La Campania si salverà solo puntando sulle eccellenze, come appunto l’aerospazio, che vede nel Cira di Capua un centro di grande importanza strategica, ma anche puntando sugli altri due settori dell’agroalimentare e dell’automotive. Oggi si conclude la stagione dei fondi Ue polverizzati, e nasce una nuova Campania senza clientele politiche. I fondi Ue verranno utilizzati per pochi grandi investimenti, come noi ci apprestiamo a fare sull’aerospazio. Però alle risorse investite dovranno corrispondere i risultati, e noi controlleremo che ciò avvenga”. Il presidente del Cira, Luigi Carrino, nel ringraziare De Luca, ha spiegato che “fino ad ora il problema degli investimenti nel settore aerospaziale era la dispersione delle risorse per il mancato coordinamento tra i diversi livelli istituzionali. Con questo protocollo il Cira diventa perno centrale del piano di sviluppo e rilancio della Regione nel settore dell’aerospazio”. Plaude alla firma del protocollo anche il presidente dell’Asi Roberto Battiston, secondo il quale “nel settore aerospaziale non ha senso arrivare secondi, ma bisogna sempre competere per vincere, e l’accordo con la Regione va in questa direzione”. “E’ un buon segnale la firma del protocollo d’intesa tra l’Asi e il presidente De Luca che già al suo insediamento aveva segnalato l’importanza per la Campania dell’aerospazio – commenta Giovanni Sgambati, segretario della Uilm Campania – questo è un buon modo per valorizzare uno dei centri di ricerca come il Cira”.(ANSA).

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