MARCIANISE – I lavoratori dello stabilimento Coca Cola Hbc di Marcianise (Caserta) sono in sciopero da questa mattina per protestare contro il piano triennale di esuberi presentato dalla direzione aziendale a Milano il 12 novembre scorso che prevede il licenziamento di 355 persone nei sette impianti italiani e negli altri uffici e depositi dislocati sul territorio e la chiusura della produzione nell’impianto di Elmas (Cagliari) dal 31 marzo 2013.

La protesta è stata indetta dai sindacati su scala nazionale. I circa trecento dipendenti dello stabilimento casertano, l’unico del sud a produrre e imbottigliare Coca Cola, Sprite e Fanta, con quello sardo dopo la chiusura di Bari e Reggio Calabria, sono attualmente fuori ai cancelli insieme ai sindacalisti delle sigle confederali. “L’astensione riguarderà solo la giornata di oggi – spiega Ciro De Vita, vicesegretario Ugl Agroalimentari di Caserta nonché delegato aziendale – ma potrebbero esserci altri scioperi se non arriveranno risposte dall’azienda. Già negli ultimi anni sono stati chiusi vari stabilimenti; solo a Marcianise è stata aperta una procedura di mobilità per 35 persone, che si concluderà nel febbraio 2013, cui hanno aderito una ventina di dipendenti, di cui 12 facenti parte dell’ufficio forniture che è stato chiuso e spostato all’estero. L’azienda parla di stato di crisi per un calo produttivo di appena il 2% nel 2011; troppo poco per mandare a casa tante persone, che hanno poi un’età media di 40 anni”, conclude De Vita.

 

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