MATESE – “E’ assordante il silenzio dei sindacati  sulla questione della forestazione sia ordine al taglio delle giornate lavorative che al mancato pagamento di undici mesi di stipendio”. Molto duro  nei confronti delle sigle sindacali di categoria ma non solo è stato il vice-sindaco di Valle Agricola e vicepresidente dell’ente montano , Rocco Landi .

Parole pronunciate nel corso del recentissimo consiglio generale chiamato ad una serie di adempimenti e svoltosi a Castello  Matese. Perplessità sono state ,invece, avanzate  dal  giovane amministratore ma con esperienza consolidata sulla possibilità tecnica di accedere alla cassa integrazione in deroga da far scattare e quindi attivare come trattamento sostitutivo dopo l’esaurimento delle 181 giornate lavorative coperte dalla regione nel cui nome l’ente esercita la delega. Il tema era stato sollevato dal presidente del consiglio e sindaco di San Potito Sannitico , Francesco Imperatore di gran lunga più “possibilista” sulla praticabilità di questa soluzione anche se ha sollecitato ad indire subito un tavolo tecnico con Inps , sindacati ed uffici regionali (il presidente Pepe ha chiarito che il percorso era avviato con un incontro preliminare fissato già). Nel corso del dibattito sono intervenuti anche il sindaco di Pratella, Romualdo Cacciola  preoccupato delle inadempienze della regione Campania e dei fondi svincolati di volta in volta dagli organi dell’ente montano e quindi del rischi di controlli della corte dei conti, sollecitando ad iniziative anche più energiche di protesta ed il consigliere comunale di Gioia Sannitica , Ugo Romano circa la mancata definizione delle figure apicali nell’ente montano (“al limite si riduce la spesa se  non accettano gli incarichi dirigenziali”) e sugli  eventuali esuberi del personale.

 

Michele Martuscelli

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