Nel 2012 le aliquote Imu sulla prima casa aumentano mediamente del 12% rispetto all’aliquota base; quelle per la seconda casa del 25,9%, sempre sulle aliquote base; le addizionali comunali Irpef dell’11,2% rispetto allo scorso anno; quelle per la Tarsu del 2,7% rispetto al 2011.

E’ quanto emerge da una proiezione dell’Osservatorio periodico sulla fiscalita’ locale condotta dalla Uil Servizio Politiche Territoriali, che per quanto riguarda l’Imu e la Tarsu e’ stata fatta sui 107 Comuni capoluogo e per le Addizionali Irpef e l’imposta di soggiorno sulla totalita’ dei Comuni (8 mila). Dall’indagine risulta, spiega Guglielmo Loy segretario confederale Uil, come ormai si stia consolidando il dato degli aumenti generalizzati delle aliquote delle imposte locali, non solo per l’Imu, ma anche per gli altri tributi quali le addizionali Irpef, la Tarsu e la neo imposta di soggiorno. Tra le citta’, 50 hanno deliberato l’Imu sulla prima casa, mentre 21 (il 42% del campione) hanno aumentato l’aliquota di base. Quattro citta’ hanno scelto quella massima del 6 per mille (Caserta, Catania, Parma e Rovigo); mentre Torino ha scelto il 5,75 per mille; Napoli, Roma, Genova, Cagliari e Perugia il 5 per mille. 25 citta’ (il 50% del campione), hanno mantenuto l’aliquota di base al 4 per mille (tra cui Milano, Aosta, Trento, Bologna, Firenze). Solo 4 citta’ (l’8%) hanno scelto di abbassare l’aliquota di base (Mantova 3 per mille; Biella 3,7 per mille; Novara 3,8 per mille; Trieste 3,9 per mille).

 

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