“L’incontro di mercoledì presso il Ministero per lo Sviluppo Economico rappresenta un momento importante per decidere della sorte dei 382 lavoratori della Jabil messi in preavviso di licenziamento con l’apertura della procedura di licenziamento collettivo”. Lo dichiarano in una nota congiunta Giuseppe Terracciano Segretario Generale della Fim Cisl Campania , Lanzetta Nicodema Segretario Generale Fim Caserta e Carlo Anelli Fim Cisl Nazionale e Giovanni Letizia Segr.Gen.Cisl Caserta “L’ennesimo attacco all’occupazione per la Provincia di Caserta e per la Campania che assume un valore anche emblematico del depauperamento industriale che il territorio sta subendo da anni a questa parte, senza che si riesca a trovare un argine a questa deriva disfattista. I lavoratori della Jabil si sono già fatti carico subendo 8 anni di cassa integrazione del peso della crisi che ha investito l’intero settore industriale, e non è accettabile che una multinazionale americana con stabilimenti in tutto il mondo faccia ricadere il peso della sua crisi proprio sul territorio più debole dal punto di vista occupazionale e che ha già pagato un alto tributo alle ristrutturazioni che il mercato globalizzato ha imposto. La Fim e la Cisl unitamente al sindacato confederale al Ministero e all’azienda abbiamo chiesto quindi di fare la sua parte, che è quella di predisporre un piano di ritiro dei licenziamenti e legiferare misure di sostegno specifiche che arrestino il declino industriale di Caserta e dell’intero paese e che mettano in sicurezza i lavoratori della Jabil mettendo da parte finalmente gli ammortizzatori sociali e rilanciando iniziative che creino lavoro e sviluppo . La sospensione se pur positiva non è sufficiente. La lotta dei lavoratori e del sindacato confederale ha acceso i riflettori sulla vertenza con i vari interventi in trasmissioni televisive e con le innumerevoli manifestazioni per le vie pubbliche, non è più momento di solidarietà, è il momento delle azioni concrete e dei fatti e questo ci aspettiamo per il futuro”.