Dopo Palazzo Reale anche “Settembre al Borgo” rischia di finire nel tritacarne delle polemiche tra istituzioni dopo la decisione della Regione di cambiare all’ultimo minuto  i criteri di accesso ai fondi mettendo in pericolo la realizzazione dell’evento o causandone comunque un ridimensionamento

Di fronte a questo spettacolo poco edificante viene innanzitutto  da pensare che la tanto sbandierata “filiera istituzionale” che doveva cambiare le sorti di questo territorio è diventata  la filiera delle polemiche.

La CISL di Caserta ancora una volta rinnova l’appello ad un recupero di responsabilità di fronte alla drammaticità della situazione di questa provincia.

La crisi in atto ha ulteriormente aggravato le condizioni del territorio: nel breve volgere di pochi anni la cosiddetta “Brianza del Sud” è diventata un deserto industriale.

Di fronte a questa situazione il territorio deve reagire attraverso una diversificazione dei propri asset, mettendo in campo un mix di opportunità di cui il turismo e la cultura sono elementi fondamentali: da qui l’insistenza della CISL sul ruolo centrale di Palazzo Reale, dei beni monumentali e archeologici, di bonifica del territorio dentro un progetto di costruzione delle attività turistiche.

Settembre al Borgo”, che dura da quarant’anni e che non può finire,  va inserita in questa visione del territorio di cui rappresenta un’occasione irrinunciabile e una vetrina internazionale di grande prestigio che certamente va collegata alla città e alla provincia attraverso una programmazione tempestiva e continuativa che sia in grado di superarne l’attuale carattere di episodicità e di offrire in tempo utile  ai turisti e ai visitatori un “pacchetto” di iniziative.

In questo senso l’evento, che negli ultimi due anni ha visto aumentare presenze ed interesse,  può essere rimodulato coinvolgendo tutte le realtà storiche e i borghi della città così come le piazze dei Comuni limitrofi: ed è qui che va speso l’impegno del comune Capoluogo e della Provincia di Caserta, piuttosto che nel riempire le pagine dei giornali con polemiche astiose.

E’solo con un intervento attivo e fattivo delle istituzioni locali che Caserta e la sua provincia possono pensare di contare e di farsi valere nella Regione Campania: altrimenti c’è è poco da lamentarsi sul fatto che risorse e opportunità vengono dirottate altrove, in territori dove istituzioni e deputazioni regionali e nazionali sanno fare squadra nel rappresentare le esigenze delle comunità.

La CISL chiede che su tutto questo insieme di questioni che riguardano il turismo in tutte le sue forme, da quello balneare a quello culturale, artistico, archeologico venga attivato un tavolo di confronto con le istituzioni locali, la Regione, le forze sociali, le associazioni imprenditoriali, la Camera di Commercio, un tavolo aperto alla partecipazione dell’associazionismo.

Un tavolo operativo per mettere in campo programmazione e iniziative concrete, in cui ciascuno assuma le proprie responsabilità: la situazione richiede serietà e responsabilità, il tempo delle chiacchiere e delle polemiche deve cedere il passo a quello dei progetti e delle cose da fare.

 

Caserta, 02/07/2013                  Il Segretario Generale

Giovanni LETIZIA

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