«I dati emersi nel corso della Giornata dell’Economica sono incontrovertibili. La situazione nella provincia di Caserta è stagnante e i nostri associati lo constano ogni giorno nei propri esercizi commerciali. Per invertire la tendenza bisogna investire in infrastrutture, tradizionali e moderne». E’ questo il commento di Stefano Iannotta, presidente provinciale della Confcommercio Imprese per l’Italia, ai dati presentati dall’Istituto Guglielmo Tagliacarne nel corso dell’annuale giornata dedicata all’economia. L’analisi dell’Istituto combacia con quella sviluppata dall’associazione di categoria nel corso degli ultimi anni, e allarma i rappresentanti dei commercianti della provincia. «Avere un circuito turistico così sottosviluppato – sostiene Iannotta – rappresenta un grave danno per gli esercenti, in particolar modo per i ristoratori. Basti pensare a quanto lavoro potrebbero generare i ristoranti e i bar che proliferano intorno a grandi, potenziali, attrattori quali l’Anfiteatro Campano, la Reggia di Caserta o il Belvedere di San Leucio». Di solo turismo non si vive, però «porto turistico, aeroporto commerciale e, soprattutto, connessione veloce – conclude il presidente della Confcommercio Caserta -. Sono i tre anelli deboli dell’economia locale. Basti pensare ai nuovissimi lavori che la connessione veloce ha fatto nascere e prosperare in tutti il mondo. Caserta deve diventare una provincia moderna. Una provincia che possa superare anche i limiti infrastrutturali grazie alle nuove tecnologie».

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