CASERTA – È stato un momento intenso e proficuo quello condiviso dai membri della Consulta della Cgil di Caserta, in riunione, il 21 marzo scorso, per fare il punto sulla situazione dei lavoratori sul territorio casertano. Nel corso dell’assemblea, infatti, si è completamente palesata la situazione degli effetti della legge Fornero sul contesto sociale della Provincia di Caserta, la cui ricaduta è apparsa in tutta la sua drammaticità, soprattutto in riferimento alle “discriminazioni e ai licenziamenti”.

L’iniziativa, quindi, ha costituito un necessario momento di approfondimento interno, sia per la Consulta che per la Camera del Lavoro di Caserta. Il confronto sul tema centrale della discussione, ovvero la riconducibilità del licenziamento discriminatorio alla più ampia fattispecie del motivo illecito, si è rivelato particolarmente produttivo. Appare infatti chiaro che a pagare le conseguenze, anche in presenza di evidenti ingiustizie, è sempre il lavoratore, anche in ordine agli oneri che ricadono su di esso, che in giudizio deve dimostrare l’intenzionalità della condotta del datore di lavoro e l’esclusività del motivo discriminante.

Visto l’interesse e l’importanza della questione, si è convenuto unanimemente all’opportunità e alla necessità di indire al più presto un convegno, anche con un confronto con rappresentanti esterni al Foro di Santa Maria C. V.

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