“Bisogna essere pronti a fornire risposte immediate al mercato globale già un istante prima che venga formulata la domanda. Nel nostro caso, quello delle agenzie marittime, dobbiamo essere pronti a proporre soluzioni competitive agli armatori che potrebbero aver necessità di ormeggi commerciali in un porto che abbia adeguate aree retroportuali”. A parlare è il Presidente dell‘Assoagenti Campania, Stefano Sorrentini, che accompagnato dal Past President, Andrea Mastellone, ha visitato l’Interporto Sud Europa. “La vastità di quest’area logistica – continua Sorrentini- e delle sue infrastrutture è sorprendente. Vedere da vicino capannoni pienamente operativi per centinaia di migliaia di metri quadrati ed attraversare il terminal multimodale di oltre 200 mila metri quadrati impegnato da più treni di oltre 500 metri è un’esperianza che regala emozione a noi operatori.” Durante l’incontro con L’Amministratore delegato dell’ISE, Antonio Campolattano, il consigliere per la logistica della Ise Servizi, Antonio Zuccaro ed il presidente ISE Salvatore Antonio De Biasio, quest’ultimo ha dichiarato che “gli agenti marittimi sono un anello fondamentale del trasporto delle merci perché sono chiamati a fornire all’armatore tutti i dati per una precisa valutazione di uno scalo in funzione di un nuovo traffico. E’ per questo che riteniamo fondamentale che gli agenti marittimi possano proporre un sistema dei porti campani dotato di un retro porto esteso su quattro milioni di metri quadrati perfettamente connesso con le grandi arterie stradali e le direttrici ferroviarie e per rendendo più fluido e veloce il flusso delle merci da e verso le banchine. Continueremo un serrato dialogo con le agenzie di tutta la Campania affinchè vi sia una diffusa consapevolezza delle potenzialità logistiche della Regione.” A margine dalla visita, il presidente De Biasio si è soffermato sui significati dati elaborati da SRM, privilegiato osservatorio dell’economia marittima italiana. “Con oltre 10 milioni di TEU, I’Italia è il terzo Paese europeo per traffico marittimo di merci ed addirittura primo dei 28 Stati per trasporto a corto raggio. Questo dato è molto importante perché ci dà la dimensione di un’Italia che realizza in termini di interscambio via mare circa 230 miliardi di euro in import-export. In particolare i dati che ci riguardano più da vicino ci parlano di un Mezzogiorno che realizza il suo commercio internazionale per i due terzi via mare, con un futuro incoraggiante. Infatti, come ricordato dal Ministro De Vincenti all’evento organizzato da unindustria Napoli per i suoi cent’anni, l’economia della Campania ha viaggiato con un aumento del 2.9% del export nel 2016, tendenza confermata nei primi mesi 2017. Se ci volessimo fermare a questi soli dati senza scendere in ragionamenti sull’ampliamento del Canale di Suez, sui riflessi che avrà l’iniziativa della Nuova Via della Seta e sul prossimo sviluppo dell’area mediterranea dell’Africa, ci sarà palese che l’Interporto Sud Europa quale polmone dei porti di Napoli e Salerno offre una leva di competitività importante agli scali verso le Compagnie di navigazione che dopo i grandi raggruppamenti ragionano sempre più con logiche di grandi numeri e grandi spazi.” Concludendo il Presidente De Biasio sottolinea che “solo con gli sviluppi del prossimo futuro la nostra area si estenderà su 6 milioni di mq con capannoni, anche raccordati internamente, per 350 mila mq serviti dal teminal multimodale che già oggi è dotato di area doganale A3 per circa 20.000 mq, con un fascio di binari interno, oltre ad un’area C (deposito doganale) di 1.000 mq.”

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