CASERTA – “In attesa della ratifica degli accordi in sede europea, per i produttori della mozzarella di bufala dop è possibile procedere attraverso il Consorzio di tutela che li rappresenta a siglare accordi bilaterali con altri Stati per la vendita all’estero del prodotto. Lo hanno già fatto i produttori delle mele in Trentino e delle pere in Emilia, che oggi esportano verso gli Stati Uniti e la Cina”.

E’ quanto ha affermato il sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Franco Braga intervenuto questa mattina a Caserta nella sede del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Dop. La visita di Braga si inquadra nell’ambito dell’iniziativa del Consorzio, finanziata dal Ministero per un importo di 700mila euro, che mira a favorire l’aggregazione dei produttori e la promozione del prodotto all’estero. Ma all’incontro, cui erano presenti il deputato Paolo Russo, presidente della Commissione Parlamentare per l’Agricoltura, e il commissario ad acta ex Agensud Roberto Iodice, si è parlato anche del nuovo disciplinare di produzione della mozzarella attualmente fermo in Regione da oltre un anno; Braga ha ammesso che “molte regole sono irrazionali e spesso, pur pensate per contenere i furbi, finiscono per creare vincoli che impediscono agli onesti di lavorare correttamente, in particolare la regola che obbliga i produttori a trasformare tutto il latte nelle 60 ore successive”. I produttori ne chiedono l’immediata cancellazione così come chiedono che tutti i caseifici dell’area in cui si produce mozzarella du bufala siano obbligati ad acquistare il latte, anche per la produzione di mozzarella normale, solo nell’area dop, e non in altri posti, come avviene ancora oggi. “Urgono dei correttivi all’attuale normativa – ha ammesso Russo – il disciplinare va approvato nel più breve tempo”.

 

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