CASERTA – Le 58 lavoratrici e lavoratori somministrati dalla agenzia Tempor s.p.a di Napoli presso l’Ospedale S. Anna e S. Sebastiano di Caserta diventano sempre più precari per effetto di rinnovi contrattuali con periodi sempre più brevi incerti.
I contratti di somministrazione in scadenza tra due giorni saranno prorogati solo per un mese e scadranno il 14 agosto prossimo. Se consideriamo che la stragrande maggioranza di questi lavoratori e lavoratrici sono impegnati da oltre sette anni svolgendo le stesse attività presso l’Azienda Ospedaliera, viene da chiedersi cosa si nasconde dietro una proroga così breve, che per giunta scade proprio il giorno di Ferragosto. Il dramma vissuto dalle 11 lavoratrici, il quindici luglio dell’anno scorso scotta ancora, come ancora grave rimane l’orario ridotto a 30 ore settimanali per tutti i lavoratori somministrati, nonostante le nuove assunzioni, spesso clientelari, che continua a fare Tempor.
Precari e non pagati!
Oltre alla precarietà e l’incertezza del posto di lavoro, a queste persone non vene garantito neanche il diritto alla retribuzione, nonostante l’impegno e la dedizione al proprio lavoro. Da oltre un anno, infatti, Tempor non paga regolarmente gli stipendi, avendo accumulato dalle otto alle attuali quattro mensilità arretrate.
Un’agenzia che gestisce in questo modo il personale somministrato somiglia più ad una azienda di intermediazione di manodopera (ancora vietato dalla legge) che ad una agenzia di somministrazione.
Il comportamento di Tempor è grave ed inaccettabile! non meno grave però è il comportamento dell’Azienda Ospedaliera che, in quanto ente utilizzatore, tra l’altro pubblico, consente a Tempor di accentuare la precarietà e, per di più, non pagare gli stipendi.
La Felsa – Cisl di Caserta, oltre a condanna con determinazione tali comportamenti, rappresenterà in tutte le sedi opportune, il dramma che continuano a vivere queste lavoratrici mettendo in campo tutte le iniziative atte a porre fine a questo scempio.