Un lavoro minuzioso e ininterrotto quello della Funzione Pubblica sul territorio della provincia di Caserta in vista della mobilitazione generale a Roma del 28 novembre contro le decisioni del Governo sulla nuova contrattazione della pubblica amministrazione. L’assemblea del 18 novembre al Presidio Ospedaliero di Marcianise ha chiamato a raccolta i lavoratori di: P.O. Melorio di Santa Maria C.V, Tribunale e Procura di Santa Maria, Ministero della Difesa, Dipendenti dei comuni di Capodrise, Casapulla, Curti, Macerata Campania, Marcianise, Portico di Caserta, recale, San Marco Evangelista, Santa Maria, San Prisco, San Tammaro. E’ stata poi la volta, giovedì 19 novembre dell’incontro assembleare nell’area di Piedimonte Matese. Qui hanno confermato lo stato di agitazione i lavoratori dei comuni di: Ailano, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Caiazzo, Capriati al Volturno, Castel Campagnano, Fontegreca, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Letino, Piedimonte Matese, Prata Sannita, Pratella, Raviscanina,Sant Angelo d’Alife, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico,Valle Agricola. E inoltre i dipendenti del Presidio Ospedaliero di Piedimonte e dei Distretti Sanitari di Piedimonte e Caiazzo. Oggi 20 novembre le assemblee sono proseguite in zona calda. Lavoratori convocati al Moscati di Aversa. Erano presenti in assemblea dalle 12.00 alle 14.00 i dipendenti dei comuni di: Aversa, Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Cesa, Grcignano d’Aversa, Frignano, Lusciano, Orta di Atella, Parete, Sant’Arpino, San Cipriano di Aversa, San Marcellino, Succivo, Teverola, Trentola Ducenta, Villa di Briano, Villa Literno E ancora, i lavoratori in agitazione del P.O Moscati, dei Distretti sanitari di Aversa e Casal di Principe, dell’OPG. Inoltre quelli dell’Inps e dell’Inail di Aversa, dell’Agenzia dell’Entrate, del Tribunale di Napoli Nord, della Procura della Repubblica, Magazzino Veca, Ministero dell’Interno. La settimana si conclude qui. Si riparte il giorno 25 novembre con le attesissime assemblee del Comune di Caserta e il giorno dopo, il 26, quella dell’Azienda ospedaliera.


 

 

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