“Tutto l’impegno profuso dal ministro Franceschini per la Reggia di Caserta viene mantenuto anche dai nostri amministratori locali?  Siamo sicuri che la Reggia di Caserta, anche senza corno, possibilmente, rientri tra i tre beni Unesco che la Regione Campania inserirà nel circuito per la valorizzazione dei beni culturali ambientali e paesaggistici regionali per expo 2015? Al momento il presidente Caldoro sembra guardare in altri luoghi della nostra regione: Pompei, Vallo di Diano Cilento e …? Non è la Reggia! Noi ci candidiamo con il corno, in alternativa ai Bronzi di Riace!”.

Si è espressa così Camilla Bernabei, Segretaria generale Cgil Caserta, preoccupata per la sorte della Reggia vanvitelliana, in merito all’expo 2015. Si ricorderà che il ministro Franceschini, nel corso della presentazione delle due date per la Boheme e la Carmen al Teatro Grande di Pompei, aveva dichiarato:  “La zona con maggiori potenzialità di crescita turistica in Italia è la Campania. In Campania c’è innanzitutto Napoli, ma poi anche Paestum, Pompei, la reggia di Caserta, Ercolano, Santa Maria Capua Vetere, solo per dirne alcuni. Di tutti i turisti stranieri che vengono in Italia, il 75% si ferma Roma, il 15% va verso Sud. Ma per investire su questo dobbiamo iniziare anche a parlare bene del territorio”.  Il che vuol dire valorizzare le eccellenze ed evitare il turismo mordi e fuggi, attraverso la tutela e la ottimizzazione del nostro patrimonio culturale. A tutt’oggi, però, a Caserta tutto tace.

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