Rischiano il posto di lavoro gli oltre 200 dipendenti tra docenti, educatori ed impiegati, della Fondazione Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni (Caserta), a causa della drammatica crisi che l’istituzione fondata da don Salvatore D’Angelo e amata da Giulio Andreotti vive ormai da mesi. L’allarme è stato lanciato oggi dai lavoratori in una conferenza stampa organizzata dai rappresentanti sindacali aziendali. L’ente, che ha un debito di 20milioni di euro con fornitori ed enti di previdenza, è gestito dalla Congregazione dei Legionari di Cristo insieme alla Curia vescovile di Caserta, ma nel cda del primo ottobre i loro rappresentanti, rispettivamente il presidente Juan Sabadell Riera, il vice Javier Mostaza Fernandez e padre Miguel Cavallè Puig per i Legionari, insieme a Stefano Tagliafierro della Curia, hanno rassegnato le dimissioni; è rimasto in carica solo il rappresentante della Comune di Maddaloni Antonio D’Angelo. “Non percepiamo lo stipendio dal mese di maggio – spiega la professoressa Grazia Caterina Pietropaolo dello Snals – inoltre la Regione Campania ha bloccato l’erogazione dei fondi per le politiche sociali destinati all’Ente e non provvede a commissariarlo; a ciò si aggiunge la circostanza che la Provincia di Caserta ha sospeso la convenzione finanziaria che aveva con l’Ente per i ragazzi convittori. Al momento c’è un silenzio assordante, e oltre 200 famiglie continuano ad avere enormi problemi economici. Chiediamo che le istituzioni intervengano, ad iniziare dalla Curia di Caserta, completamente assente nell’ultimo periodo” denuncia la Pietropaolo. Nel 2013 a causa della crisi è stata già chiusa la scuola dell’infanzia, e di conseguenza sono state eliminate anche le elementari e le medie, così come lo Scientifico. Sono rimasti il Convitto e le scuole superiori di secondo grado (i Licei Linguistico e Musicale, gli istituti tecnici Industriale e Aeronautico e l’Ipsar). “I responsabili di questa situazione sono i gestori della fondazione, riuniti nel cda, ma anche gli altri enti pubblici come Provincia e Regione che sovvenzionavano la Fondazione e che avrebbero dovuto controllare come venivano utilizzati i loro fondi”. Nei prossimi giorni verrà annunciato anche uno sciopero da parte dei dipendenti.