Al via la corsa ai saldi estivi 2013 in tutt’Italia. A parte infatti Basilicata, Campania e Molise, dove le svendite sono già iniziate martedì scorso, da oggi i saldi estivi partono anche in tutte le altre Regioni. Gi acquisti da sempre costituiscono un forte richiamo per le famiglie e i turisti, a caccia di qualche buon affare, soprattutto quando gli sconti si preannunciano consistenti fin dall’inizio, come nel caso di quest’anno. La crisi però ha “ristretto” e non di poco il budget destinato allo scopo.
Secondo le stime dell’ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia italiana spenderà in media 229 euro – meno di 100 euro a testa – per compare vestiario, scarpe, accessori per un valore complessivo di 3,6 miliardi di euro. Un budget che ha subito in questi anni una progressiva erosione: 103 euro l’acquisto medio a testa nel 2012, sceso dai 114 euro del 2011, sempre secondo i dati Confcommercio. Crescono invece le famiglie che scelgono questa opportunità per dedicarsi agli acquisti: erano 14,9 milioni nel 2010, sono 15,7 milioni quest’anno. A non credere ai saldi sono però le associazioni dei consumatori. Per il Codacons, ci sarà un crollo del 22% sul 2012 (che era già andato male), con una spesa che non supererà i 70 euro a testa. La stretta della cinghia non risparmierà neppure i centri commerciali (vendite giù del 12%).
Sovrastimate le previsioni della Confcommercio anche per Federconsumatori e Adusbef che prevedono un calo, anche se più contenuto, dell’8-9%: solo una famiglia su tre acquisterà a saldo, con una spesa di circa 117 euro a nucleo, con un giro di affari complessivo che non raggiungerà il miliardo (936 milioni). “Siamo consapevoli delle difficoltà che attraversano le famiglie italiane dal punto di vista del reddito disponibile, pertanto è prevedibile un leggero calo rispetto all’anno scorso, con uno scontrino medio intorno ai 100 euro – afferma Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio -. Siamo peraltro fiduciosi che i saldi, che preferisco definire di ‘inizio stagione’, sapranno incontrare le più diversificate esigenze dei consumatori, sia per quantità, qualità e assortimento dei prodotti invenduti, che per gli sconti che prevediamo possano superare il 40%. Le vendite in questo periodo, insomma, pur in un contesto difficile, potranno dare effervescenza alle vendite e rappresentare per i consumatori italiani e i turisti stranieri un’occasione per acquistare quei capi d’abbigliamento desiderati nel corso della stagione”.