Ancora una seduta pesante per Piazza Affari a causa dei persistenti timori sulla tenuta dell’eurozona, per nulla mitigati dalle novità introdotte nella manovra correttiva dei conti pubblici. Dopo aver toccato perdite superiori ai 3 punti percentuali nel corso della giornata, il Ftse Mib ha ceduto nel finale l’1,98% sulla scia di Wall Street.

I timori di una nuova recessione globale appesantiscono Wall Street che si avvia a chiudere i ”primi tre peggiori giorni di settembre della storia”. Il Dow Jones, intorno alle ore 18.05, perde l’1,85% a 11.033,87 punti. Il Nasdaq cede l’1,66% a 2.439,10 punti. Lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,88% a 1.151,95 punti. Gli investitori attendono gli interventi del presidente Barack Obama e del presidente della Fed, Ben Bernanke, giovedi’ prossimo per valutare possibili nuovi aiuti.

Fra i singoli titoli Bank of America perde il 5,8%. United Technologies cede il 2,3% dopo la conferma delle stime di utili per l’anno. Temple-Inland sale del 26% dopo l’accordo da 3,5 miliardi di dollari con International Paper. Fairchild Semiconductor perde lo 0,8% dopo la riduzione delle stime dei ricavi. Sunoco sale del 2,4%

 

EXOR E FIAT INDUSTRIAL GUIDANO RIBASSI. Exor e Fiat Industrial hanno segnato i maggiori ribassi concludendo rispettivamente in calo del 6,52 e del 5,4%. Male anche Fiat Spa (-3,87%). Oggi Moody’s ha rivisto da positive a stabili le previsioni sul comparto auto.

TREMANO ANCORA BANCHE, UNICREDIT LA PEGGIORE. Tremano ancora le banche, custodi di una bella fetta dei titoli di stato italiani, sulle incertezze che anche oggi hanno portato a un nuovo allargamento degli spread dei Btp decennali rispetto ai Bund tedeschi. Unicredit, che valuterà entro fine anno se far ricorso a un aumento di capitale, ha lasciato sul terreno un altro 4,45%. Male anche Mps (-4,33%) e Bpm (-3,74%), che domani farà il punto con Bankitalia sulla ricapitalizzazione. Più in generale sugli istituti di tutta Europa hanno pesato le valutazioni di S&P secondo cui le prospettive del settore sono deboli fino al 2012. C

ONTROCORRENTE LUXOTTICA E PARMALAT. Si muove in controtendenza Luxottica (+1,98%) e salgono anche altri titoli percepiti come difensivi: Parmalat (+1,47%), Enel Gp (+1,12%), Atlantia

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