Le vacanze al tempo della crisi penalizzano anche la cultura. Leggere un libro, visitare un museo, un sito archeologico o un monumento, partecipare ad un concerto di musica: la recessione ha colpito anche queste tipologie di consumi e di abitudini.

Esaminando i dati sulla partecipazione ai processi culturali della popolazione italiana, Confartigianato osserva che nel 2012 i consumi culturali tipici delle vacanze estive sono fruiti dal 26,9% della popolazione, quota in diminuzione di 1,3 punti rispetto all’anno precedente. Tra le due recessioni (2007-2012) per tutti i consumi culturali del periodo di vacanze il 2012 e’ l’anno con la performance peggiore e annulla la progressiva crescita che si era registrata fino al 2011.

 

Nel dettaglio si osserva un sensibile calo delle persone che hanno visitato siti archeologici e monumenti almeno una volta nell’ultimo anno, pari al 21,1% e in diminuzione di 1,8 punti rispetto all’anno precedente. E’ del 28,0% la quota di popolazione che nel 2012 visita musei e mostre, in calo di 1,7 punti rispetto all’anno precedente. La quota di persone che frequenta discoteche, balere e night club e’ del 20,6% ed e’ scesa di 2,0 punti nel 2012. In calo nel 2012 anche i consumi relativi ai concerti di musica, con una quota di popolazione che partecipa del 19,0% in calo di 1,8 punti rispetto all’anno precedente. Nel 2012 tiene solo la lettura dei libri, indicata dal 46,0% della popolazione, in leggero aumento (0,7 punti) rispetto all’anno precedente. La quota di popolazione che legge libri cresce anche nel quinquennio 2007-2012 (+2,9 punti).

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