A giugno l’indice destagionalizzato della produzione industriale e’ aumentato dello 0,3% rispetto a maggio. Corretto per gli effetti di calendario, a giugno l’indice e’ diminuito del 2,1% in termini tendenziali (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di giugno 2012).
Lo rende noto l’Istat in un comunicato. Nella media del trimestre aprile-giugno l’indice ha registrato una flessione dello 0,9% rispetto al trimestre precedente. Nella media del primo semestre dell’anno la produzione e’ diminuita del 4,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A giugno la lieve crescita congiunturale della produzione industriale e’ trainata dai comparti produttori di beni intermedi (+1,6%) e di beni strumentali (+1,0%), mentre diminuzioni si rilevano per i beni di consumo (-1,2%) e per l’energia (-0,1%). Nell’ambito della manifattura, i maggiori incrementi congiunturali si sono registrati per i settori degli articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+4,0%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,3%). Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a giugno 2013, diminuzioni tendenziali in tutti i comparti. Calano in modo significativo l’energia (-7,1%) e, in misura minore, i beni di consumo (-3,3%), mentre registrano una flessione piu’ contenuta i beni intermedi (-0,5%) e i beni strumentali (-0,2%). Nel confronto tendenziale, a giugno 2013, i settori in maggiore crescita sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+2,8%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (+2,2%); quello in maggiore diminuzione e’ la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,2%).