“Il Ministro del Lavoro si deve attivare subito, convocando un tavolo governativo, per scongiurare il licenziamento di 190 lavoratori della Jabil di Marcianise, in provincia di Caserta. La vertenza è iniziata lo scorso 23 settembre, quando la multinazionale ha annunciato il taglio di quasi la metà del totale delle maestranze pari a 440 unità. Dopo il fallimento della “fase sindacale” è in corso la “fase istituzionale” che terminerà il prossimo 7 dicembre. Conclusa la cassa integrazione, l’azienda potrà licenziare i lavoratori già a partire dall’11 dicembre. Il Ministero del Lavoro e il Governo devono trovare in tempi rapidi una soluzione alternativa ai licenziamenti. Alla Jabil di Marcianise lavorano tantissime donne, mogli e madri, che spesso sono l’unico sostegno del nucleo familiare e che non vogliono perdere la propria indipendenza economica. Anche per questo, accanto all’azione del Ministero del Lavoro, è doveroso un intervento celere ed efficace da parte della premier Giorgia Meloni. Secondo i dati della Cgil sono 522mila i lavoratori della Campania destinati a diventare disoccupati alla fine del 2022, a salario zero, costretti a perdere anche l’ultima indennità di disoccupazione. Lavora solo il 30% di donne, mentre la percentuale di disoccupazione è del 21,4%. Nel 2021 sono state autorizzate 122 milioni di ore di cassa integrazione, crollate dell’80% nel 2022, ma non con lavori stabili”. Lo dice in una nota Stefano Graziano, deputato casertano del Partito Democratico.