Oltre 2 milioni di disoccupati in più in un anno nell’area euro. Con questi numeri, forniti da Eurostat, la crescente disoccupazione si conferma come uno dei nodi più difficili dell’unione valutaria, che da mesi sta spendendo la maggior parte delle sue energia ad affrontare la persistente crisi dei debiti pubblici.
Intanto sul mercato del lavoro la situazione non fa che peggiorare e a giugno l’ente di statistica comunitario ha registrato un tasso di disoccupazione all’11,2 per cento, lo stesso valore del mese precedente che è stato rivisto al rialzo di un decimale, e che segna un massimo dal lancio dell’euro nel 1990. Un valore percentuale che corrisponde a 17 milioni 801 mila disoccupati, 123 mila in più rispetto a maggio e 2 milioni 24 mila in più rispetto al giugno del 2011. Guardando a tutta l’Unione europea a 27 i disoccupati salgono a 25 milioni 112 mila, il 10,4 per cento degli attivi, anche in questo caso, riporta Eurostat, lo stesso valore registrato a maggio.