“Molto problematico”. Con questo giudizio del portavoce del ministro delle Finanze, Wolfgang Schaublee, Berlino sembra bocciare in partenza il piano della Bce di fissare dei tetti massimi ai tassi di interesse che un paese in difficoltà deve pagare sul mercato per rifinanziarsi
oltre i quali la Banca centrale interverrebbe con acquisti diretti. Nel corso di una conferenza stampa a Berlino, il portavoce ha detto comunque di “non sapere nulla” del progetto “rivelato” dal settimanale Der Spiegel. Anche più secco il giudizio della Bundesbank, secondo la quale un progetto del genere potrebbe comportare rischi “significativi” perché la Bce non dovrebbe assumere a scapito del proprio bilancio rischi che devono restare a carico dei singoli Paesi. La dichiarazione è contenuta nel bollettino mensile della Banca centrale tedesca. La linea della fermezza di Berlino è confermata anche sulla vicenda della Grecia a poche ore dall’incontro fra i ministri degli Esteri dei due Paesi: “Il ministro Westerwelle ha già detto che non ci saranno nella sostanza ammorbidimenti degli accordi presi con Atene”, ha anticipato Steffen Seibert, portavoce del ministro degli Esteri tedesco, ribadendo la posizione espressa da Guido Westerwelle nel weekend. Seibert ha anche ripetuto di attendere il rapporto della Troika sulla situazione greca.