“Non possiamo che esprimere un profondo senso di preoccupazione sul piano di risanamento dell’Anm, l’azienda mobilità del comune di Napoli. Come confermato dal management uscente, è privo di risorse necessarie per salvare e soprattutto rilanciare l’azienda. È di queste ultime ore la notizia che la crisi in cui versa l’azienda è arrivata in parlamento, cosa del tutto inevitabile. Questa è l’ennesima prova che l’inadeguatezza del servizio di trasporto pubblico puo’ ricadere sul sacrosanto diritto alla mobilità dei cittadini napoletani. Siamo perplessi sull’ottimismo fino ad ora espresso dal sindaco sul futuro di anm e del trasporto pubblico locale”. Così con una nota stampa il sindacato autonomo FAST mobilità esprime profonda insicurezza sul futuro dell’ANM. “Abbiamo ribadito più volte e in tutte le sedi istituzionali, che siamo contrari ad un piano di risanamento fatto solo di tagli, perdite di posti di lavoro e senza alcun investimento a breve termine per la riorganizzazione immediato e lo sviluppo nel futuro più prossimo. Pensare di poter risanare l’azienda – dichiara il coordinamento Fastmobilità Napoli – solo con un piano ‘a sottrarre’ non ci porterà da nessuna parte, non servirà a ridurre le inefficienze interne ne cambierà le prospettive future dell’azienda”. “Fino ad oggi abbiamo subito un immobilismo totale e il nuovo amministratore dovrà essere bravo a fare miracoli per portare l’ANM fuori dalla crisi in cui è piombata. In questi giorni abbiamo letto e sentito parlare di applicare tagli agli stipendi; non ci stiamo se a pagare il prezzo più alto di un servizio scadente e inadeguato per una città come Napoli saranno ancora una volta i lavoratori che ogni giorno, tra mille difficoltà, contribuiscono alla mobilità dei cittadini e con loro gli utenti del servizio sui quali ricadono le logiche sbagliate e deficitarie dall’azienda” conclude il coordinamento napoletano.

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