L’Unione Sindacale di Base denuncia ritorsioni contro quei conducenti dell’Anm che in questi giorni stanno cercando di accendere i riflettori sulla qualità del trasporto pubblico su gomma a Napoli. Un servizio svolto sempre più a singhiozzo a causa della carenza di mezzi, molti dei quali necessitano di manutenzione, e di autisti. Disagi che provocano lunghe attese sulle banchine e autobus affollati oltre ogni limite accettabile. L’Usb in una missiva indirizzata alla direzione affari sindacali Anm, al sindaco De Magistris e al Prefetto denuncia “vergognosi atteggiamenti repressivi” messi in atto da esponenti della direzione aziendale nei confronti di conducenti.
“Trasferimenti ,congedi forzati, minacce velate – denuncia il sindaco ti d base – mirate solo ed unicamente a mascherare il fallimento di qualche dirigente aziendale che ha sprecato i fondi pubblici stanziati per la manutenzione del materiale rotabile aziendale”. Quello che viene contestato è lo stato di abbandono del parco mezzi che costringe i bus a restare nei depositi con gravi disagi per l’utenza. Ed è anche all’utenza che si rivolge l’Usb che, oltre alla battaglia sindacale, sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione. “Si mettono in piedi promozionifici e poltronifici – si legge nel volantino – ignorando i reali bisogni del diritto alla mobilità. Nessun intervento strutturale sulla manutenzione sulla pulizia e sull’igiene degli autobus, nessun intervento concreto sulla riorganizzazione del personale, nessuna politica di assunzione in un comparto strategico per la vita della città, ma nel contempo nelle stanze chiuse e lontano da orecchie indiscrete si concertano interessi di parte a scapito della collettività”. Gli autisti chiedono agli utenti di comprendere che i disagi (lunghe attese e corse saltate) hanno altri responsabili e loro sono soltanto l’incolpevole parafulmine, esposto alla mercè del malintenzionato di turno. L’appello è volto a creare una mobilitazione comune per riaffermare il diritto alla mobilità.
Il volantino arriva dopo che lo scorso 9 giugno si è chiuso con una fumata nera. Sul tavolo di discussione l’accordo sindacale che prevede nuove promozioni tra i conducenti sottraendo ulteriori 45 unità dalla strada. In pratica un accordo che porterà altri disagi per l’utenza e quindi da fermare.