Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta dei sindacati Uap, Sll, Cobas, Sco e Mediterrano sullo stato dell’arte della vertenza Astir. “La lunga e tormentata vicenda dell’Astir  S.p.A. (fallita a luglio 2013), e della ricollocazione lavorativa dei suoi 448 dipendenti, si avvia alla sua fase finale.

Risolto finalmente, dopo molte sofferenze il problema della mancata corresponsione della cassa integrazione in deroga, bloccata a fine marzo, il progetto di trasferimento dei dipendenti alla nuova società regionale del settore Ambientale, Campania Ambiente e Servizi, stenta ancora ad avverarsi.

I 448 lavoratori tutti, attendono il concretizzarsi degli impegni più volte assunti dalla Giunta Regionale e dalla direzione della nuova azienda, in mille accordi e nelle comunicazioni formali inviate al Giudice delegato al Fallimento. Campania Ambiente e Servizi dovrà assorbire i dipendenti Astir e, come indicato nella legge istitutiva, andare oltre questo bacino.

Costruire uno strumento pubblico utile ed efficace per realizzare quei progetti di rimozione e vagliatura dei rifiuti abbandonati, da tempo già finanziati ed in prospettiva, affrontare concretamente i problemi di bonifica del territorio campano.

Come più volte ripetuto da tutte le organizzazioni sindacali presenti in azienda, nei prossimi giorni si dovrà individuare un percorso condiviso, capace di rispondere a tutto l’organico già censito dall’azienda e valutato, secondo quanto disposto dalla legge, per determinare la tempistica dell’avvio al lavoro.

Gli accordi prevedono la stipula di 115 contratti immediatamente, oltre i 13 tecnici già assorbiti, e l’avvio a visita medica di un altro gruppo di 170 persone a breve.

Il restante personale dovrà essere impiegato entro il 31 dicembre 2014, per poter utilizzare lo strumento giuridico della legge 147/2013, stante il dispositivo del Giudice del Fallimento, che ha indicato questa data come orizzonte ultimo per procedere al licenziamento.

Le procedure già concordate per giungere a forme di accompagnamento alla pensione ed incentivo all’esodo volontario relative al personale più anziano, dovranno essere oggetto di confronto negoziale a partire dall’individuazione delle coperture relative alle risorse necessarie.

La convocazione dell’azienda di un tavolo per il prossimo 7 novembre, alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Giovanni Romano, può costituire la sede per procedere all’assegnazione di un nuovo affidamento a CAS, almeno per gli importi già previsti nella D.G.R. n. 37 del 2013, tali da consentire all’azienda di procedere alla programmazione delle assunzioni a saturazione dell’intero personale ex Astir.

Resta la disponibilità sindacale, nel caso si pongano problemi di sostenibilità economica, nonostante il cambio di CCNL già deciso, peggiorativo dei trattamenti, a procedere ad un intervento sui regimi di orario, capace di salvaguardare comunque tutti i lavoratori.

In riferimento agli impegni assunti in prima persona dal Presidente Caldoro, il mese di novembre costituisce l’orizzonte temporale invalicabile, entro cui chiudere definitivamente l’accidentata storia di Astir, per avviare un percorso virtuoso per Campania Ambiente e Servizi, fatta di lavoro vero e lotta a sprechi e clientele, fondato sull’efficacia del servizio reso alla comunità e sulla dignità dei lavoratori, a partire dalla difesa del proprio lavoro.

La settimana che parte dal 10 di novembre, nel caso di un ulteriore rinvio dell’incontro del 7 novembre, sarà un periodo di mobilitazione ed impegno che si concluderà solo con la chiusura definitiva della vertenza”.

 

 

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