Sono ai nastri di partenza i Poli formativi della Regione Campania. Dopo la presentazione di quelli che si configurano come un ponte tra mondo del lavoro, scuola e imprese, le esperienze dei poli formativi partiranno dalla prossima settimana. Sono circa 1500 i soggetti che vi hanno aderito, 1248 gli istituti tecnici e professionali coinvolti, oltre 2ma tra aziende, istituzioni, associazioni di imprese e 125 enti di formazione accreditati.

I Poli formativi, a cui la Regione Campania, attraverso una collaborazione tra assessorato al lavoro e all’Istruzione, ha destinato 50 milioni per il biennio 2013-2015, sono in tutto 95 divisi tra i settori agribusiness, costruzione, Ict, meccanico e packaging, moda, trasporti e logistica, finanziario assicurativo, sanitario. Napoli e la sua provincia, per estensione e numero di abitanti, è il territorio che ha risposto con maggiore presenza. Analizzando le filiere, quella con maggiore interesse é stato il settore dell’agribusinness seguito da costruzioni e moda. Tra le compagini vi sono soggetti istituzionali come i Comuni, associazioni di categoria tra cui l’Unione degli industriali provinciali, diverse sezioni territoriali tra cui il presidio Slow Food. Tra le azione che hanno aderito vi sono la Selex, Leroy Merlin Italia, il Tarì, il Consorzio antico Borgo orefici. Coinvolte anche numerose università della Campania.

 

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