Una storia travagliata quella recente  tra la regione Campania e il gioco d’azzardo; fatta di ordinanze e ripensamenti, di decisioni e marce indietro. Tutto nell’ottica di andare nella direzione presa a livello nazionale: ovvero, arginare il fenomeno del gioco. In Italia, ormai da diverse legislature si sta tentando di attuare misure sia legate al decoro, per limitare la proliferazione delle sale da gioco nelle nostre città, sia collegate all’introduzione di  vincoli stringenti quali ad esempio la distanza minima da luoghi ritenuti sensibili come ad esempio chiese, scuole, università, banche ecc… Ogni regione agisce in autonomia ed anche la Campania si era messa su questo binario: ad esempio a Napoli, dove era stata emessa un’ordinanza che imponeva fasce orarie molto rigide da rispettare per gli esercenti del settore; salvo poi essere sospesa, la scorsa estate, dal sindaco De Magistris. Eppure quello del gioco d’azzardo è un fenomeno tremendamente avvertito qui in Campania: si parla della regione da sempre in cima alle classifiche del gioco, anche quello minorile. Gli ultimi dati sul tema hanno evidenziato come in Campania si siano spesi, solo per le slot machine, 6 miliardi e 821 milioni di euro. Il tutto senza contare il gioco online che è in crescita in tutta Italia, non solo in Campania; nel resto del paese si sta assistendo ad una sorta di fuga dai giochi fisici a vantaggio dell’online. In particolare, i casinò online  che offrono ampie offerte di giochi sia in termini di slot che di giochi dal vivo sono quelli che vanno per la maggiore e lasciano registrare affari d’oro. Lo testimoniano anche gli ultimi indicatori: il prodotto con il più alto potenziale di crescita nei prossimi 12 mesi è il mobile betting, quindi giocate da fare tramite smartphone. E il settore dei casinò online nel 2017 è destinato a crescere ancora del 7%. Numeri che nulla hanno a che fare con la crisi e che anzi vanno a descriverci un settore ampiamente in salute. Ciò che si evince unendo tutte queste statistiche è curioso: in Italia cresce il gioco online a discapito di quello fisico. La Campania mantiene numeri da record in quanto a gioco d’azzardo; ed è una delle poche regioni nella quali anche i dati relativi al gioco fisico, non quindi online, restano alti. E quest’ultimo aspetto trova riscontro anche in un altro fattore: in Campania è purtroppo radicato un certo crimine organizzato che trae il suo business proprio dalla gestione di sale da gioco di vario genere. Anche per questo il consiglio comunale di Napoli ad esempio aveva approvato all’unanimità il “Regolamento sale da gioco e giochi leciti” che prevedeva, come detto, limiti per gli orari di queste attività. Ciò aveva causato la protesta delle aziende del settore che erano ricorse al Tar per richiedere la sospensione del provvedimento. I giudici amministrativi avevano però respinto il ricorso mantenendo attiva l’ordinanza. In sintesi c’è ancora tanto da fare, in tutta la Campania, per riuscire a porre un argine definitivo alla piaga del gioco d’azzardo illegale. Un fenomeno che continua a rappresentare un business piuttosto fiorente da queste parti.

 

 

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