NAPOLI – Il lavoro prima di tutto. E’ questo lo slogan che caratterizza la manifestazione promossa dalla CGIL Campania in programma sabato 9 febbraio, alle ore 10, al Teatro Augusteo di Napoli.
Si tratta di uno degli appuntamenti di mobilitazione in preparazione dello sciopero generale regionale proclamato dalla confederazione per venerdì 8 marzo. La manifestazione sarà introdotta dall’intervento del segretario generale della CGIL Campania, Franco Tavella, e conclusa da Serena Sorrentino, della segreteria nazionale CGIL. Presiede il segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Napoli, Federico Libertino. L’attivo sarà l’occasione per dar voce ai lavoratori delle realtà produttive in crisi, ai giovani, ai pensionati, a tutti coloro che stanno pagando a caro prezzo questa fase recessiva. La CGIL Campania, con la mobilitazione di sabato 9 febbraio, presenta un piano per rilanciare economia e sviluppo nella regione, per dare prospettive ai diplomati, ai laureati, agli anziani, ai lavoratori, ai disoccupati, agli immigrati. In particolare, la CGIL rivendica un’occupazione sicura e stabile per i giovani, un piano strategico integrato con una nuova politica economica, il rilancio degli investimenti e della spesa, servizi pubblici più efficienti a partire dalla sanità e dai trasporti. Nella piattaforma che accompagna la mobilitazione, la CGIL Campania ribadisce la necessità di interventi mirati su innovazione, sostenibilità ambientale, coesione sociale; un piano straordinario per scuola, ricerca, formazione e innovazione; il rilancio del turismo e del sistema produttivo regionale con un grande piano per le infrastrutture e la mobilità. Occorre, in sintesi, declinare il Piano per il Lavoro nazionale adeguandolo alla realtà campana. “Il Contratto Campania sottoscritto poco più di un anno fa – ricorda il segretario generale della CGIL Campania, Franco Tavella – non ha prodotto risultati. Adesso bisogna voltare pagina. Dopo oltre due anni di amministrazione, la giunta Caldoro continua ad addossare le colpe di un declino inarrestabile alle gestioni precedenti. Intanto l’esposizione debitoria nella sanità è fuori controllo e prosegue il commissariamento. Il trasporto pubblico locale è al disastro. Falliscono le aziende a partecipazione pubblica e l’assessore al ramo, Vetrella, prova a risolvere la situazione, come è avvenuto nel caso Eavbus, diminuendo i salari ai lavoratori. Un percorso assolutamente inaccettabile. L’assessore, del quale ribadiamo la richiesta di dimissioni, punta ad una nuova stagione di privatizzazione che aprirebbe la porta ad una possibile e preoccupante scalata delle aziende in crisi da parte delle organizzazioni criminali, le uniche a disporre, attualmente, della liquidità necessaria”.