POMIGLIANO D’ARCO – “La comunicazione di Fabbrica Italia Pomigliano che annuncia cassa integrazione ordinaria per mancanza di ordini della Nuova Panda, non ci sorprende, ma conferma la fragilità del progetto di produrre un solo modello, e che l’azienda ha cercato di mascherare nei mesi scorsi utilizzando pretesti vari e fantasiosi, dallo sciopero delle bisarche fino al terremoto in Emilia”.
E’ quanto si legge in una nota della Fiom di Napoli, nella quale si sottolinea che è prioritario “che tutte le istituzioni, tanto politiche quanto sociali, si attivino per salvaguardare la completa occupazione, non a chiacchiere, illudendosi che il mercato improvvisamente si riprenda, ma con fatti concreti, come l’immediato rientro di tutti i lavoratori in fabbrica”, ed il ricorso a contratti di solidarietà a rotazione di cassa integrazione. “Ciò si rende necessario per evitare il sorgere di tensioni drammatiche tra i circa 2000 lavoratori che dopo oltre tre anni sono ancora in cassa integrazione – continuano dalla Fiom – e vedono avvicinarsi inesorabilmente il 13 luglio, termine ultimo della Cigs per cessazione di attività della Fiat Group Automobilies, senza che ai lavoratori siano prospettate soluzioni occupazionali concrete”, conclude la nota.