Il giorno 24 c.m. alle 15:44, con un laconico comunicato, l’Amministratore Unico della Circumvesuviana, il dott. Gennaro Carbone, ha reso noto ai dipendenti che gli stipendi del mese di settembre non saranno erogati, come previsto, il giorno 26, non precisando quando sarebbero stati corrisposti.
In conseguenza di ciò, oggi 25 c.m., alle ore 10:30, un folto gruppo di lavoratori si è recato in direzione per chiedere chiarimenti in merito al comunicato, all’Amministratore Unico. In assenza del dott. Carbone, i lavoratori sono stati ricevuti dal Direttore Operativo, l’ing. Arturo Borrelli, il quale a precise richieste dei lavoratori ha ribadito che l’assessorato regionale ai trasporti aveva preparato il mandato di pagamento già da tempo, ma, la ragioneria generale della Regione, non ha ottemperato alla copertura economica del mandato stesso.
Il Direttore Operativo, preso atto del forte clima di tensione nei lavoratori, ha preso l’impegno porre in essere ogni iniziativa di sollecito nei confronti delle Istituzioni preposte, affinché si adoperino a sbloccare la situazione economica, auspicando che ciò avvenga entro il 26 c.m., per essere in grado di pagare gli stipendi il giorno 28 settembre. Il Sindacato Or.S.A., da sempre vicino ai problemi dei lavoratori della Circumvesuviana e dei Trasporti, e su mandato degli stessi ha proclamato come prima iniziativa di protesta, lo stato di agitazione di tutto personale, ritardando le partenze dei treni di 10 minuti, ma garantendo, al momento l’effettuazione degli stessi.
Questo potrebbe essere l’inizio di un autunno molto caldo per il Trasporto Locale in Campania, con i lavoratori già provati dai tagli ai servizi, dai relativi abbattimenti salariali, dalle precarie condizioni di sicurezza (continui guasti ai treni, linee ferroviarie fatiscenti, rallentamenti, telecomunicazioni insufficienti) da sempre denunciate dal Sindacato Or.S.A. e nonostante il senso di responsabilità che i lavoratori mettono quotidianamente in campo, con abnegazione e spirito di sacrificio, rendendo quanto meno accettabile il servizio ferroviario offerto, la Regione Campania, per tutta risposta li ha ulteriormente mortificati con l’incertezza dell’erogazione dei salari.