NAPOLI – La vicenda Citelum, azienda che fornisce il servizio di pubblica illuminazione alla città di Napoli, è stata al centro di un incontro tra una delegazione , formata dalla segretaria della Camera del lavoro Teresa Potenza, dal segretario regionale della Filctem Enzo Accardo, dai rappresentanti aziendali Vincenzo Ippolito e Giuseppe Isola e gli assessori al bilancio Salvatore Palma e alla pubblica illuminazione Anna Donati.
I lavoratori vivono una situazione di pesante incertezza sulla regolarità degli stipendi e del loro futuro occupazionale, dovuta alla grave situazione debitoria dell’amministrazione comunale nei confronti dell’azienda. La delegazione sindacale ha chiesto garanzie sul ripiano del debito accumulato che ci risulta essere superiore ai 40 milioni di euro e sulla regolarizzazione dei pagamenti. Dopo il presidio attuato per l’intera mattinata dai lavoratori dell’azienda, gli esponenti della giunta municipale hanno fornito risposte parziali e insufficienti a prospettare una situazione di normalità. Sono stati sbloccati e messi in pagamento 1.350.000 euro relativi alla delibera di 2.500.000 euro già approvata. “Abbiamo chiesto – sottolinea Teresa Potenza – l’apertura di un tavolo tecnico alla presenza dei responsabili aziendali, per garantire la regolarità dei pagamenti degli stipendi e un’intesa su come recuperare il debito pregresso garantendo il pagamento delle attività correnti e, nello stesso tempo, evitare qualsiasi disservizio ai cittadini napoletani. Ci è stato detto che solo dopo chiarimenti sul cosiddetto decreto salva-Comuni sarebbe stato possibile avviare il confronto. Questa risposta non ci convince”. “Intanto – precisano Enzo Accardo e Lanfranco Polverino, della Filctem – continuerà lo stato di mobilitazione fin quando i lavoratori non percepiranno lo stipendio e non avranno certezze sul loro futuro alla luce delle problematiche emerse dalla discussione con l’amministrazione”. “Siamo estremamente preoccupati – conclude il segretario generale della Camera del lavoro di Napoli, Federico Libertino – per la salvaguardia di un servizio assolutamente essenziale per la vivibilità e la sicurezza della città. Vorremmo evitare che i lavoratori di questa azienda si aggiungano anche alle altre emergenze cittadine”.