Più di cinquecento delegati in rappresentanza di 318mila iscritti. Sono numeri rappresentativi quelli del Movimento cristiano lavoratori che fino a domenica celebra il dodicesimo congresso nazionale. Il titolo dei lavori è emblematico: «Per un’economia a servizio dell’uomo: il lavoro primo fattore di ripresa. Realizzare le riforme per garantire democrazia e giustizia sociale».
Il presidente nazionale Carlo Costalli (nella foto) spiega che questa «l’occasione per riflettere, ancora una volta, sull’irrilevanza dei cattolici nella scena pubblica. E’ importante mettere al centro la questione del lavoro nell’ottica al servizio della persona. L’assenza di lavoro è una di quelle emergenze su cui dobbiamo agire. L’Mcl – continua Costalli – vuole essere una realtà al servizio all’uomo, nella società e nella Chiesa. Per questo, abbiamo voluto un congresso aperto dove interverranno il Cardinale Angelo Comastri, il segretario della Cisl Raffaele Bonanni e il Patrirca latino di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal». Durante il congresso non mancheranno riflessione sull’attuale situazione politica italiana e sulle prossime elezioni del Parlamento europeo. «L’assenza di una lista unitaria alle lezioni europee – di quanti fanno riferimento all’euro popolarismo – osserva con rammarico Costalli – è un’occasione perduta. Dobbiamo perciò impegnarci per dare una segnale forte di presenza tanto rispetto alla questione sociale quanto ai temi etici: pensiamo all’ideologia di genere o alla difesa della vita. Il servizio al bene comune richiede impegno». Sarà un congresso di respiro internazionale: in platea 36 rappresentanti degli italiani all’estero. Sempre dall’estero giungeranno anche le delegazioni in rappresentanza di organizzazioni sociali, sindacali e del mondo del lavoro. Dopo l’apertura del segretario nazionale Costalli è previsto l’intervento del ministro dell’Interno, Angelino Alfano.