POMIGLIANO D’ARCO – Niente accordo tra Fiat e Fiom sui contratti di solidarietà per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, che partiranno dal prossimo 1 aprile al posto del rinnovo della cassa integrazione. Nel corso dell’incontro di oggi tra azienda e metalmeccanici della Cgil, avvenuto nello stabilimento automobilistico campano in un clima cordiale, non è stata raggiunta l’intesa, sebbene il Lingotto abbia accettato di utilizzare i contratti di solidarietà (cds) richiesti da alcuni anni dalla Fiom per poter far rientrare tutti i cassaintegrati in fabbrica. Nodo cruciale della mancata intesa, l’utilizzo limitato dei cds nei settori della fabbrica non interessati dalla produzione diretta della Panda.
”Abbiamo ribadito che l’utilizzo dei cds – ha spiegato Francesco Percuoco, responsabile del settore automotive della Fiom di Napoli – è un importante passo in avanti per permettere il rientro di tutti i cassaintegrati, però l’utilizzo limitato ai soli settori B e C non è condivisibile perché produce un incomprensibile e inspiegabile divisione tra i lavoratori. Ecco perché nell’incontro abbiamo proposto che siano coinvolti anche i lavoratori del settore A e i lavoratori del polo logistico di Nola. Il rifiuto avanzato dall’azienda di non poter allargare l’utilizzo dei contratti di solidarietà, perché comporterebbe problemi ai livelli di efficienza e qualità raggiunti nella produzione della Panda, deve essere superato con il ricorso ai corsi di formazione, che peraltro l’azienda già intende organizzare durante l’orario di lavoro”.