NAPOLI – “No a proroghe ulteriori per enti provinciali del turismo e aziende di soggiorno, la Regione avvii strategie per superare gap legislativo ed attui un piano strategico complessivo aldilà di interventi spot” – è quanto dichiara Agostino Ingenito, presidente Abbac Confesercenti e componente nazionale Assoturismo.
“ Ci auguriamo che la scelta operata dalla giunta Caldoro su proposta dell’assessore Sommese di prorogare fino a settembre la sopravvivenza degli enti provinciali e aziende, commissariate già da anni, sia solo la necessità di individuare in tempo utile una strategia operativa complessiva per il sistema dell’organizzazione turistica altrimenti c’è il rischio di alimentare ulteriori difficoltà”. Per gli operatori va trovata una quadra per il turismo campano che sconta ritardi per l’approvazione di un testo unico che si attende ormai da 30 anni e l’impossibilità di dare reale supporto alla filiera turistica per la mancata organizzazione con riflessi negativi nel mercato italiano ed internazionale. “Bene l’attuazione seppur in netto ritardo dei distretti turistici con l’auspicio di applicare defiscalizzazioni e incentivi– commenta Ingenito che è anche presidente nazionale del comparto ricettivo extralberghiero- Tuttavia sarebbe stato meglio estendere all’intero territorio regionale la vocazione turistica, sollecitando poi la realizzazione di quei sistemi turistici locali già previsti dalla legge nazionale 135/2001 e mai applicata in Campania”. Per Ingenito va immediatamente attuata una strategia operativa per il sistema di accoglienza che è nelle prerogative delle amministrazioni. “ E’ impensabile che ancora oggi all’aeroporto di Capodichino non ci sia chi accolga i nostri ospiti, lo scontro economico tra ente provinciale e Gesac su chi debba metterci soldi per la gestione di un info point che ora non funziona,non ci appassiona, ricordo solo che la società di gestione aeroportuale riceve finanziamenti pubblici”. Garantire sicurezza per il trasporto da e per le stazioni, i porti e l’aeroporto, offrire servizi certi ed efficaci, la professionalizzazione e formazione del personale e chiarire bene chi fa cosa e perché tra gli enti locali è su questi punti che si incentrano le richieste degli operatori. “Non vogliamo fare il mero lamentio – conclude Ingenito – la Regione ha negli anni scorsi disperso risorse significative per realizzare una vera piattaforma turistica- culturale, solo un anno fa si sono persi quasi 50 milioni di fondi Poin- Abbiamo un dovere salvaguardare un ecosistema turistico culturale invidiato nel mondo che però è fragile e va sostenuto, evitando di creare ulteriori diseconomie in mancanza di strategie ormai inprocastinabili”.