Sciopero della fame a oltranza: è l’annuncio choc del presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio, che, spiega, da giovedì prossimo comincerà il digiuno contro i nuovi provvedimenti del governo Monti e a causa dei circa 300 milioni di crediti vantati con la Regione Campania.
“Abbiamo fame di diritti negati – dice Di Iorio – Rischiamo la chiusura di tutte le farmacie di Napoli e provincia”. I problemi sul tappeto sono vari, a livello nazionale e a livello locale. Si comincia con la “nuova tassa del governo Monti”, l’1,83% sul fatturato delle farmacie che, secondo il sindacato, potrebbe essere un ulteriore aggravio per le attività già in crisi al punto dal determinarne la chiusura. E poi c’é il problema dei mancati rimborsi della Regione Campania. Una voragine creditoria di circa 180 milioni di euro solo per l’Asl Napoli 1, una media di 18 milioni al mese di rimborsi mai pervenuti per i mesi di dicembre 2010, ottobre, novembre e dicembre 2011 e soprattutto per tutti e 7 i mesi del 2012. “La Napoli 1 è sotto questo aspetto l’azienda peggiore d’Italia e quindi d’Europa – dice Di Iorio – Ci deve anche circa 3 milioni e mezzo di contributi previdenziali”. Leggermente meglio la situazione nelle Asl Napoli 2 e 3, in totale quasi 170 milioni di crediti, in media di circa 7, 10 milioni al mese a testa, rispettivamente per i mesi novembre e dicembre del 2010 e tutto il 2012 alla 2 e dicembre 2011 e sempre tutto il 2012 per la 3. Gli effetti di questa situazione, spiegano da Federfarma, sono già tangibili. In due settimane, al solo annuncio dei nuovi provvedimenti del governo Monti, una farmacia su tre ha rivisto la propria pianta organica. Da subito ci sono stati ben 34 licenziamenti, mentre altri titolari hanno preferito la via meno traumatica di trasformare i contratti da full time a part time.