POMIGLIANO D’ARCO – “La corte di appello di Roma, cui la Fiat era ricorsa per chiedere che venisse sospesa l’ordinanza di assumere a Pomigliano d’Arco 145 iscritti alla Fiom, ha deciso che la richiesta della Fiat è inamissibile”. Lo rende noto il leader della Fiom, Maurizio Landini.
Dopo la sentenza del 21 giugno, prosegue quindi senza sospensione il ricorso in appello. “Se c’e’ una discriminazione va sanata. La Fiat e’ in ritardo con le riassunzioni, ma le deve fare. Puo’ rallentare l’efficacia della sentenza e ricorrere in appello. Ma fino a quel caso, dovra’ eseguire la sentenza. Penso che la Fiat debba rispettare la legge come tutti i cittadini”. E’ il commento in diretta a Tgcom24 del responsabile nazionale del settore auto della Fiom, Giorgio Airaudo, alla sentenza che ha respinto l’istanza per sospendere l’esecutivita’ della riassunzione di 145 operai a Pomigliano. ”La Fiat avrebbe dovuto riassumerli subito dopo la sentenza ma non l’ha fatto e questo e’ grave” ha aggiunto”tra noi e la Fiat non c’e’ un braccio di ferro. Noi siamo solo sindacalisti che rappresentano i lavoratori. Nessuno ha mai chiesto conto dei suoi comportamenti alla Fiat, ma deve smetterla di portare avanti questa battaglia ideologica”. ”Se ci si scandalizza per Taranto – conclude – mi piacerebbe che il governo mandasse tre ministri da Marchionne per chiedere conto di un paino industriale che ci nasconde”.