NAPOLI – Unione Industriali di Napoli e Confindustria Campania criticano la decisione del Governo che obbliga la Regione all’ acquisto del termovalorizzatore di Acerra e si dichiarano pronti a sostenere ogni iniziativa per contrastare il provvedimento, a partire dall’ emendamento annunciato da un gruppo di parlamentari campani. Si tratta – affermano le associazioni degli industriali – dell’ “ennesima deviazione di fondi destinati al nostro territorio dagli obiettivi originariamente concordati tra il Governo e l’Amministrazione Regionale e tra questa e le parti sociali”.

“Le risorse necessarie a tale operazione, pari a circa 356 milioni di euro – aggiungono Unione industriali e Confindustria – saranno prelevate dalla quota del Fondo di sviluppo e coesione (ex FAS) di competenza della Regione e destinato ad obiettivi quali infrastrutture, edilizia universitaria, dissesto idrogeologico, bonifiche”. “Il provvedimento, inoltre, penalizzando ulteriormente la capacità di spesa della Regione Campania con una riduzione del tetto di cassa ai fini del patto di stabilità, arreca un ulteriore danno alle imprese creditrici della Pubblica Amministrazione, che vedranno ridursi in maniera sempre maggiore le possibilità di soddisfare i propri crediti”, concludono le associazione degli industriali.

 

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