Tra il 15 e il 16 settembre 2014, l’Unione Sindacale di Base organizzerà nelle principali città italiane “…ASPETTANDO CHE TORNI…”, Notte Bianca per la Democrazia nei Luoghi di Lavoro, a cui sono stati invitati a portare il proprio contributo artisti, giuristi, costituzionalisti, parlamentari, sindacalisti, ma soprattutto lavoratrici e lavoratori, in attesa che la Magistratura e il Parlamento contribuiscano a restituire la speranza di poter vivere in democrazia nei luoghi di lavoro del nostro Paese. Il 16 settembre p. v. , presso il Tribunale di Roma, prenderà avvio la causa promossa dall’USB contro il testo unico della rappresentanza (siglato il 10 gennaio scorso tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria) che mira a privatizzare la Democrazia, consolidare il monopolio della rappresentanza ed escludere le Organizzazioni Sindacali conflittuali. Le stesse organizzazioni Sindacali che sono una delle principali cause dell’azzeramento di tutele e diritti dei lavoratori conquistati con anni di lotta, con questo accordo, hanno deciso per esempio che la partecipazione alle elezioni delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) verrebbe preclusa alle Organizzazioni Sindacali che non abbiano aderito al Testo del 10 gennaio scorso, arrivando persino a prevedere sanzioni nei confronti di chi osi scioperare od opporsi in azienda, a qualsivoglia accordo da esse sottoscritto. Quattro soggetti privati hanno così inteso determinare nuove regole sulla rappresentanza, di fatto sostituendosi al Parlamento e definendo essi stessi le modalità di applicazione dell’articolo 39 della Costituzione Italiana, nonostante in Parlamento siano state presentate numerose Proposte di Legge in materia ed il Senato abbia già iniziato ad esaminarle in Commissione Lavoro. La USB, non da sola, ha da subito messo in guardia del grave vulnus democratico che tale accordo produrrà alle lavoratrici e lavoratori italiani, con conseguenze da far impallidire i vari porcellum, italicum, riforma del Senato. Con il ricorso presentato al Tribunale di Roma l’USB chiede alla Magistratura di impedire che ciò avvenga e, in ossequio al dettato Costituzionale, chiede al Parlamento che sia varata una Legge democratica e pluralista sulla rappresentanza e rappresentatività sindacale, valida per tutto il settore privato, in analogia con quanto già avviene nel mondo del lavoro pubblico. A sostegno di tali richieste e rivendicazioni, invitiamo le lavoratrici e i lavoratori ad intervenire e partecipare alla Manifestazione del 15 settembre a Napoli – Piazza del Gesù Nuovo. Nell’ambito della manifestazione, dalle ore 15.00 alle 18.00 si darà voce a testimonianze dirette dai luoghi di lavoro ed è prevista un’assemblea pubblica dei lavoratori ex LSU. Dalle 18.00 alle 20.00 si terrà un dibattito sul tema a cui parteciperanno giuristi, avvocati, docenti e lavoratori. Dalle 21.00 porteranno il proprio contributo musicale vari artisti che hanno aderito alla Manifestazione.