Mercato della casa ko a Napoli e provincia. Secondo i dati del 2013 diffusi oggi dalla Borsa immobiliare Napoli (Bin) della Camera di Commercio partenopea si registra in città un ribasso generalizzato delle quotazioni degli immobili residenziali che si attesta su una media di circa – 5% rispetto all’anno precedente (in provincia circa il 6 per cento in meno). I valori delle locazioni evidenziano un calo medio del 3%.

Inoltre, crollano le compravendite: secondo uno studio dell’Agenzia delle Entrate la citta’ di Napoli, terminato l’effetto delle dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico del Comune, nel quarto trimestre dell’anno si assiste a un meno 19,7 per cento nel comparto residenziale. ”Il ridursi delle compravendite – ha spiegato l’amministratore unico della Borsa, Clemente Del Gaudio nel corso della presentazione del Listino ufficiale – è da attribuirsi soprattutto agli appesantimenti fiscali sul bene casa e, più in generale, alla confusione generatasi sulla tassazione immobiliare, riscontratasi durante tutto l’anno, che si aggiunge alla recessione economica giunta ormai al suo settimo anno”. Ha aggiunto Del Gaudio: ”In particolare Napoli registra una contrazione delle compravendite residenziali del 2,6%, nel primo semestre 2013, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, percentuale che si inserisce nel crollo del 17% a livello regionale. Nonostante ciò, Napoli resta il quarto mercato immobiliare italiano”. Nel 2014 secondo l’amministratore della Bin i prezzi scenderanno ancora nell’hinterland e nelle zone popolari delle grandi aree urbane mentre terranno nelle zone centrali.

”Il ribasso generalizzato in città come in provincia, con un calo preoccupante anche delle locazioni commerciali – – ha affermato il vice presidente della Camera di Commercio, Alessandro Limatola – rappresenta l’ennesimo segnale di una crisi che si protrae da troppo tempo con conseguenze sotto gli occhi di tutti”. Limatola ha evidenziato come i picchi al ribasso ”si registrino anche nelle aree cittadine dove, fino a qualche anno fa, c’era una gara al rialzo per accaparrarsi gli immobili di pregio”. Limatola, in questo contesto, ritiene necessario un ”supplemento di attenzione per garantire l’equilibrata regolamentazione del mercato immobiliare attraverso l’azione dell’ente camerale garante del rispetto delle regole di trasparenza e informazione nel settore”.

Che fare? Secondo il presidente dell’Acen, Francesco Tuccillo, i dati sono inequivocabili: ”La crisi economica e quella del settore colpiscono il mercato privato della casa, gravato da una tassazione troppo onerosa, un quadro normativo poco chiaro e le difficoltà di accesso al credito per imprese e famiglie’. ”Un’inversione di tendenza– ha continuato Tuccillo – potrebbe arrivare grazie all’attuazione della convenzione siglata il 21 novembre scorso da Abi e Cassa Depositi e Prestiti che rende operativo il ‘Plafond casa’. La convenzione mette a disposizione delle fasce più deboli 5 miliardi stanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti (2 mld per l’erogazione di mutui per l’acquisto di case e ristrutturazione edilizia e 3 mld di euro di bond bancari garantiti per mutui residenziali)”. Un ulteriore elemento per favorire la ripresa e rendere più moderni gli immobili, soprattutto nel Comune di Napoli, potrebbe essere la maggiore flessibilità negli strumenti urbanistici e nelle norme edilizie”.

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