NAPOLI – Non si ferma a Napoli la protesta dei lavoratori di Mc Donald’s a rischio licenziamento. Le trattative per scongiurare i licenziamenti si sono arenate ieri quando, in seguito a un incontro convocato in Regione Campania, l’azienda, – fa sapere Stefania Giunta di Uiltucs – non ha voluto concedere nulla sui permessi retribuiti e questo ”nonostante la flessibilità mostrata dai lavoratori”.
Una scelta ”dolorosa, ma necessaria”, fa sapere Guido Freda, amministratore delegato di Napoli Futura, la società che gestisce i sei ristoranti del colosso del fast food tra Napoli e provincia. Napoli futura ”ha presentato una proposta a sindacati e Regione che, a fronte dell’introduzione di strumenti di flessibilità, avrebbe potuto evitare i licenziamenti”. ”Per questo motivo, l’azienda si trova oggi costretta a procedere all’invio di 33 lettere di licenziamento – afferma – una scelta dolorosa, ma necessaria per evitare altre chiusure e salvaguardare i restanti posti di lavoro”. Lo sciopero avviato stamani andrà avanti a oltranza, fino a quando – dicono i lavoratori – l’azienda non deciderà di ritirare i licenziamenti. ”Sono strumentali – commenta Giunta – Abbiamo concesso flessibilità, ma nonostante questo l’azienda non concede niente”. A rischio ci sono 39 posti di lavoro per l’insistenza della controparte nel voler ridurre gli stipendi. La protesta interessa sei ristoranti della Mc Donald’s gestiti dalla società Napoli Futura e sono i due di Pompei, quelli di via Argine e piazza Municipio, Casoria e Afragola. ”Le ragioni di questa scelta – fa sapere Guido Freda, amministratore delegato della Napoli Futura in una nota – sono dettate da un lato dalla crisi economica e dalla chiusura di un ristorante ad Afragola e dall’altro dai mancati impegni delle autorità competenti che hanno messo in condizioni di disagio alcuni ristoranti”.