Tempi lunghi per trovare casa in affitto a Napoli (3,8 mesi contro i 2,3 in Italia) dove i locatari restano più tempo che altrove nello stesso appartamento: 36 mesi, più dei 27,4 della media italiana. E’ uno dei dati emersi dal Rapporto sulle locazioni 2015 di Solo Affitti, elaborato con il supporto scientifico di Nomisma. La ricerca di appartamenti in affitto è molto lunga, oltre che a Napoli, a Bari (3,5 mesi), Palermo e Aosta (3,3 mesi ciascuno) mentre si accorcia più che altrove a Perugia (1,5), Milano e Firenze (1,7 ciascuno), Catanzaro e Venezia (1,8). In Italia gli inquilini che alloggiano più tempo nella stessa casa in affitto sono palermitani e trentini (48 mesi ciascuno), più di baresi (36), catanzaresi (30) e romani (27,8) mentre cagliaritani, anconetani e campobassani (18 mesi ciascuno) cambiano immobile più frequentemente. Napoli è fra i capoluoghi di regione dove i canoni di locazione sono aumentati di più (+6,3%) nel 2015 con incrementi registrati sia per mono (+20%), bilo (+11,1%) e trilocali (+4,1%) ma non per quadrilocali (-1,1%). A livello nazionale i canoni d’affitto sono tornati a crescere dopo 5 anni di contrazione (+1,7% nel 2015), trainati soprattutto dai grossi incrementi registrati a Bologna (+11,6%), Bari (+8,5%), Perugia (+9%), Genova (+5,5%) e Catanzaro (+5,2%). In alcune piazze tuttavia persiste il segno meno. A Palermo la contrazione più consistente degli affitti: -7,7%. Seguono Potenza e Campobasso (-5% ciascuno), Roma (-2,2%), Trieste (-1,9%) e Trento (-1,2%). Una generale stabilità si rileva ad Aosta (+0,8%), Ancona (+0,1%) e Cagliari (-0,4%). Nel capoluogo campano occorrono 546 euro per prendere un appartamento in affitto, più dei 516 della media nazionale. L’esborso mensile sale a 619 per gli immobili dotati di garage (572 a livello nazionale) e a 623 euro per quelli arredati (contro i 558 in Italia). Milano si conferma anche nel 2015 la città più cara per gli affitti (canone medio di 916 euro) superando Roma (809) di oltre un centinaio di euro. Seguono Firenze (645 euro), Bologna (568 euro) e Venezia (566 euro). Vivere in affitto costa meno che altrove a Potenza (379 euro), Campobasso (381 euro), Perugia (396 euro) e Catanzaro (399 euro). Secondo il Rapporto sulle locazioni 2015 di Solo Affitti sempre più napoletani ricorrono alla cedolare secca (95% dei casi) nella stipula dei contratti di locazione, preferendola alla tassazione IRPEF che nel capoluogo campano, così come in Italia, viene utilizzata sempre meno. Secondo Solo Affitti la nuova tassazione è impiegata mediamente l’87% delle volte a livello nazionale con picchi a Perugia (97%) così come a Roma, Venezia e Firenze (93% ciascuno). Napoli è uno dei capoluoghi di regione dove si utilizzano di più i contratti d’affitto liberi 4+4 (53%), preceduto solo da Milano (94%), Potenza (90%), Palermo (70%) e Aosta (65%). I napoletani ricorrono in misura minore ai contratti transitori (32%) e poco (15%) a quelli con canone concordato nonostante il recente rinnovo degli accordi territoriali che, dopo quasi 20 anni, ha riaperto la possibilità per i locatori di utilizzare questa tipologia contrattuale. Il canone concordato è il più utilizzato in Italia (dal 37,1% del 2014 al 43,1% del 2015) e nell’ultimo anno ha superato per la prima volta il contratto libero 4+4, passato dal 39,8% del 2014 al 42,1% del 2015. In calo l’impiego di contratti transitori, passati dal 20,9% del 2014 a 14,3% del 2015. Lo studio di Solo Affitti rileva un significativo cambio dei costumi da parte degli italiani rispetto all’affitto, complice la crisi economica di questi anni. Rispetto allo scorso anno le famiglie che prendono in affitto un appartamento come abitazione principale sono aumentate di quasi 10 punti percentuali, dal 50,3% del 2014 al 59,8% del 2015. Trend confermato anche a Napoli (53%) dove non mancano i lavoratori in trasferta (37% superiore al 22,6% del dato nazionale). Pochi gli studenti fuori sede (7%, meno del 16,1% in Italia) e i turisti in affitto (3%, maggiore della media nazionale dello 0,6%). Nel capoluogo campano la tipologia di abitazione in affitto più richiesta è il monolocale (35% dei casi) soprattutto in centro. Non mancano le domande di bilocali (26,8%), così come di quadri (19,5%) e trilocali (18,8%). A vivere in affitto sono soprattutto coppie con figli (50% del totale, secondo valore più alto in Italia dopo Palermo con il 60%) mentre le coppie senza figli si ritagliano il 25%. Poco rappresentati i single (15%) e i gruppi di 2 o più persone che condividono un appartamento (10%).

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