Le pizzerie di Napoli e della Campania fanno la parte del leone nella prima edizione della guida “Pizzerie d’Italia” del Gambero Rosso che diventa appuntamento annuale. Sono infatti dieci le pizzerie campane che hanno ottenuto i “tre spicchi”, il simbolo del massimo punteggio assegnato dagli ispettori. Seguono il Lazio, con 4 locali, il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Toscana con due pizzerie, il Veneto con tre, le Marche e l’Abruzzo con una.
La guida recensisce oltre 400 locali in tutta Italia con, oltre alla tradizionale pizza napoletana, spazio anche per le pizze al taglio e le pizzerie gourmet, che utilizzano il disco di pasta come base per piatti elaborati. La guida, realizzata con il sostegno della Camera di Commercio di Napoli, è stata presentata alla Città del Gusto all’Interporto di Nola, in una sala gremita di pizzaioli premiati, ma anche di operatori economici all’agroindustria legati al mondo della pizza e della ristorazione. Pace fatta, dunque, con la guida che sembra porre fine alle polemiche nate nei mesi scorsi quando, sulla guida del Gambero Rosso, non era stata segnalata alcuna pizzeria di Napoli. “Dopo una prima sperimentazione non abbastanza ‘lievitata’ – ha ricordato il presidente della Camera di Commercio di Napoli Maurizio Maddaloni – è pronta la guida con una parte interamente dedicata alla pizza napoletana in cui le pizzerie campane guidano la classifica dei locali con più ‘spicchi’. E del resto siamo la patria indiscussa della pizza napoletana che è tra i brand più riconosciuti nel mondo”. Maddaloni ha anche sottolineato la collaborazione con Città del Gusto che “é diventato – ha detto – il nostro polo enogastronomico per lavorare sullo sviluppo del settore sia per l’export, sia come asset da valorizzare nell’ambito dell’Expo 2015”. “Siamo riusciti – ha spiegato Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso, che dedica alla pizza napoletana anche l’ultimo numero della sua rivista – a fare sistema, facendo incontrare un’azienda illuminata come il Cis, la Camera di Commercio e il Gambero Rosso. Insieme lavoriamo per valorizzare il made in Italy del gusto, così come faremo noi di Gambero Rosso l’11 luglio a Bangkok, inaugurando lì Città del Gusto che avrà di certo bisogno di pizzaioli napoletani” . E la pizza è anche un fattore economico visto che, come ricordato dai rappresentati di Gambero Rosso, oggi in Italia ci sarebbe spazio per seimila pizzaioli, una professione che non ha ancora un status come quello raggiunto dagli chef, un gap che l’arrivo della guida potrebbe contribuire a colmare. Delle prospettive economiche ha parlato anche Paolo Russo, parlamentare del Pdl, che ha sottolineato come “Oggi qui c’é l’Italia che vogliamo. Non l’agricoltura come coltivazione dei campi ma come filiera agroalimentare, che interpreti il sentimento di italianità nel mondo”.