NAPOLI – Grande soddisfazione viene espressa da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, impegnato da mesi sulle problematiche relative alla riapertura del megastore FNAC, anche con una petizione online tesa a salvare il reparto editoriale e lo spazio forum, iniziativa che ha raccolto numerose adesioni.

“Dopo cinquanta giorni dalla chiusura il megastore rivede la luce e stamani tra gli applausi si sono di nuovo alzate le saracinesche – commenta Capodanno -. In effetti, entrando nei locali, è sembrato che nulla fosse cambiato, e non solo l’insegna sull’ingresso. Assente il “bianco” vale a dire gli elettrodomestici del tipo frigoriferi e fornelli, presenti invece i libri ed i DVD, frutto evidentemente di una partnership con aziende del settore che sembra essere andata in porto, così come auspicavamo”. “Ricco ed articolato anche il reparto dei computer e quello della fotografia – continua Capodanno -. In funzione anche l’angolo bar con delle torte stupende. Insomma tutto è tornato come prima, se si eccettua l’ora di chiusura che al momento resta fissata alle 20,00 invece che alle 21,00, ma col tempo anche questo importante prolungamento dell’orario, che vivacizza la zona fino a tardi, consentendo anche ai dipendenti di altre aziende commerciali di poter fruire della possibilità di fare acquisti in quell’ora aggiunta, è auspicabile che sia ripristinato”. “Così come, ai fini della fidelizzazione della clientela, ci auguriamo che vengano ripristinare le tessere a punti ed il depliant informativo che veniva recapitato ai soci – prosegue Capodanno -, nonché la possibilità di acquistare biglietti per concerti e manifestazioni spettacolari oltre alle tante iniziative culturali che coinvolgono lo spazio forum, con presentazioni di libri e di dischi. Infine è auspicabile che venga eliminata al più presto la gabbia metallica che circonda il fabbricato in via Luca Giordano che ospita il megastore, per lavori alla facciata che durano da mesi, con conseguente occupazione di suolo pubblico”. “Per il momento godiamoci lo scansato pericolo del’ennesima chiusura di un punto di riferimento importante del quartiere collinare della Città – puntualizza Capodanno -. Per questo dobbiamo ringraziare innanzitutto i dipendenti che per mesi hanno lottato per mantenere il loro posto di lavoro e quei cittadini che ci hanno creduto, scendendo anche in piazza con manifestazioni e flash mob, nella totale latitanza delle istituzioni che non hanno mosso un dito, se non a parole, analogamente a quanto era già accaduto in occasione della chiusura di un altro importante punto di riferimento culturale del quartiere: la libreria Guida Merliani, le cui saracinesche si sono abbassate definitivamente circa un anno e mezzo fa, nonostante l’impegno, mai mantenuto, di trovare nuovi locali per consentirne la riapertura”.

 

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